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Media etnici Usa: 3.000 testate in 13 lingue per 60 milioni di immigrati

SandipRoy Sandip Roy, un collaboratore di New America Media (il principale consorzio del settore, con 2.000 media associati) nel corso di un suo giro in Italia parla di crisi economica e speranze del settore – La grande rivoluzione simbolica dell’ elezione di Obama e la campagna per una riforma delle leggi sull’ immigrazione (nella foto: Roy, al centro, nella sede dell’ Ast)

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Anche i media etnici Usa (circa 3.000 testate in 13 lingue diverse, che raggiungono 60 milioni di cittadini) stanno subendo i contraccolpi della crisi economica e, nonostante la forte crescita in termini di audience (cinque anni fa i cittadini raggiunti erano circa 51 milioni), il calo della pubblicità si fa sentire nettamente.

E’ il quadro della situazione dei media etnici negli Stati Uniti emerso nel corso di un incontro che Sandip Roy*, editor di New America Media** – consorzio di media etnici nato nel 1996 che rappresenta oggi oltre 2.000 delle 3.000 testate, ha avuto a Firenze nella sede dell’ Associazione stampa toscana, nell’ ambito di una serie di iniziative organizzate dal Cospe.

Roy ha rilevato che comunque grossi gruppi economici, soprattutto nel campo della grande distribuzione, stanno guardando con attenzione alla rete di media etnici che copre tutti gli Stati Uniti e che raggiungono come si è visto varie decine di milioni di cittadini/consumatori. Forte interesse anche da parte delle banche e non a caso – ha spiegato Roy – ‘’la Bank of America è stata fra i nostri primi sponsor’’.


Certo, ha aggiunto, se il bacino dei media di lingua ispanica è cospicuo e gode di una sua notevole forza di richiamo, per le testate in altre lingue la situazione è diversa visto che il mercato è piuttosto frammentato.

Parallelamente all’ ambito economico, il peso dei media etnici continua a crescere anche sul piano politico.

‘’L’elezione di Obama, anche per la sua storia personale, analoga a quella di milioni di immigrati, è stata una grande rivoluzione simbolica – ha rilevato Roy -, perché ha rafforzato il senso di appartenenza e di inclusione. Ed è stato un fatto altrettanto importante sul piano simbolico che il nuovo presidente abbia concesso a una tv araba la sua prima intervista e che alla Casa Bianca i giornalisti dei media etnici vengano trattati allo stesso livello di quelli dei media mainstream’’.

‘’Tutto questo – ha concluso Roy – ha ora creato una grandissima aspettativa fra le comunità etniche sulla strategia di Obama e i media etnici sono in prima fila nella campagna molto pressante che viene condotta per una riforma delle leggi sull’ immigrazione’’.

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* Sandip Roy, oltre a lavorare per la NAM è anche conduttore dello show radiofonico ‘’New America Now’’ che si occupa di dare voce alle comunità etniche e ai loro media. E’ inoltre co-conduttore di uno show che trasmette telefonate in diretta dagli ascoltatori chiamato “Your Call” (la tua telefonata) e commentatore per l’edizione del mattino della National Public Radio. Emigrato dall’India, Sandip Roy vive a San Francisco.

**NAM è un esempio importante e un’esperienza positiva e di un settore molto avanzato negli Stati Uniti (60 milioni sono le persone che leggono testate e media etnici). New America Media, raccogliendo notizie da tutte le testate, si è infatti trasformata in una vera e propria agenzia di informazione anche per i media mainstream, aumentando sempre di più l’incidenza sulla società USA, sia dal punto vista culturale che economico grazie ad una sempre maggiore raccolta pubblicitaria.