Una ricerca condotta dall’ Harvard Business School (segnalata in Italia dal Nexa Center for Internet & Society di Torino) rileva che negli Usa l’ effetto positivo della rete sostenuta dalla pubblicità sarebbe quantificabile in 300 miliardi di dollari, pari al 2 % del Pil americano. Alla ragguardevole cifra si arriva tenendo conto dei salari dei posti di lavoro che la rete crea direttamente (1 milione 200 mila persone impiegate nell’attività di pubblicità e di commercio online) o indirettamente (circa 1 milione e 900 mila persone).
Lo sottolinea Raffaele Mastrolonardo su Visionpost , spiegando che ‘’quello degli impieghi – secondo i ricercatori di Harvard – non è l’unico modo per guardare alla dimensione economica di internet’’.
All’ attività benefica dell’ universo online – rileva Mastrolonardo – possono essere attribuiti anche i miliardi di dollari portati in dono all’economia a stelle e strisce in altri modi. Per esempio quei 20 miliardi generati dai servizi di pubblicità, o quegli 85 miliardi di transazioni per l’acquisto di beni e servizi e ancora i 70 miliardi di soldi che finiscono nelle tasche agli internet provider. In tutto 175 miliardi di biglietti verdi a cui vanno sommati altri i 269 miliardi che internet aiuta a creare favorendo l’attività di altri settori economici. Il totale fa 444 miliardi di dollari. A cui si possono aggiungere altri 680 miliardi di dollari che corrispondono alle 68 ore che mediamente ogni mese trascorrono su internet 190 milioni di utenti americani.
E si tratta, ci spiega il sito dell’istituzione che ha condotto la ricerca, di una stima conservativa.
L’ articolo di Raffaele Mastrolonardo è qui .