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di Laurie Gauret
(journalisme.info)
‘’Animatrice di comunità ? Suona un po’ come animatrice nelle colonie estive. Non mi vedo come una ‘community manager’, non governo internauti’’. E allora come definire il ruolo che occupa Marie-Amélie Putallaz a l’Express.fr?
Marie-Amélie è impegnata da marzo scorso come giornalista e animatrice di comunità sul sito. In precedenza ha animato dei forum su videogiochi, un mondo in cui la funzione del community manager è piuttosto estesa.
La sua mission?
Sensibilizzare i redattori dell’ Express sull’ importanza di interagire con gli internauti. ‘’Rappresentano delle fonti di informazione preziosa, sono i nostri occhi e le nostre orecchie’’, racconta Marie-Amélie.
Fidelizzare gli internauti
I giornalisti moderano i commenti alle loro rubriche e quindi possono arricchire un articolo con testimonianze oppure rettificarlo se ce n’ è bisogno. Lo scopo? Costruire una relazione personalizzata col lettore, instaurare una confidenza reciproca e, alla fine, fidelizzare una comunità di internauti. Per arrivarci Marie-Amélie Putallaz ‘’vive’’ nella Rete.
Il mattino assiste alla riunione di redazione e propone dei temi partecipativi. Il sondaggio del giorno e la rassegna della stampa sul web danno la temperatura degli internauti su un tema di attualità .
”Se lavora in un media l’ animatore di comunità deve essere un giornalista’’, spiega. ”Trovare un’ angolazione particolare, scoprire un modo di trattare le informazioni che provengono da una comunità : sono delle qualità essenziali che vanno al di là di una semplice strategia di marketing’’.
Un animatore trovato su MySpace
Al Figaro.fr, Antoine Daccord svolge perfettamente il doppio ruolo di community manager e di giornalista da gennaio scorso. E dl prossimoa dicembre guiderà altri due giornalisti animatori di comunità .
‘’Riceviamo 15.000 commenti al giorno e più di 300 mail da parte degli internauti, a cui diamo una risposta personalizzata. E’ un grosso carico di lavoro’’. Secondo Daccord l’ animazione di una comunità è una delle funzionalità giornalistiche destinate a svilupparsi. ‘’Ci sono i cronisti, i redattori e ora i giornalisti animatori di comunità ’’.
Antoine Daccord è stato scoperto dal sito del giornale Libération quattro anni fa grazie al suo account su Myspace, con cui gestiva una grossa comunità di internauti appassionati di musica, e ora è impegnato nella gestione di quelle dei giornalisti-blogger e degli esperti attivi sul sito. ‘’Ma non mi chiamavano ancora ‘animatore di comunità ’. Le Figaro è la prima testata a usare il termine di ‘community manager’ ‘’.
Nascita di una politica di animazione
Sul Figaro.fr, Antoine Daccord svolge la politica editoriale di animazione. Il suo gruppo lancia degli inviti a testimoniare su questo o quell’ argomento e poi redige degli articoli arricchiti dai contenuti comunitari. I contributi sono multipli: vengono da internauti che hanno un account su monfigaro.fr, giornalisti o esperti blogger. ‘’Il giornalista animatore di comunità scrive l’ articolo come se avesse fatto una ricerca per strada, salvo che la strada in questo caso è le Figaro ».
Accanto a lui sei moderatori controllano la conformità legale dei commenti alla ‘’carta degli utenti’’ del sito.
La professione conoscerà una mutazione? Alla fine tutti i giornalisti animeranno la propria comunità senza che ci siano più una redazione specifica per il community management. « Non lavoreranno più per un supporto ma per una testata, per un marchio. Il mio ruolo è di sviluppare questo marchio nelle comunità esterne attraverso le reti sociali’’. A gennaio 2010 ha in programma la trasformazione di monfigaro.fr in una vera rete sociale interna al sito del Figaro.fr. « Per il momento siamo ancora in uno stadio embrionale’’.
Facebook, Twitter. Tutti hanno account plurimi. La circolazione dell’ informazione si svolge ormai attraverso la raccomandazione, il passa parola. L’ internauta si affida ai link che gli trasmettono gli amici prima che a Google. L’ animazione di comunità , considerata come un mestiere specifico e un nuovo componente del giornalismo si rivela quindi un elemento chiave per la vita di un media sulla Rete.
Quando i giornalisti animano le proprie comunitÃ
Ma c’ è anche chi, come Pierre Haski, uno dei creatori di Rue 89, non utilizza degli specifici animatori di comunità . ‘’Ogni giornalista è animatore della propria comunità . Gli autori moderano da soli i loro articoli e i commenti restano aperti per un periodo di quattro giorni’’. L’ internauta è così integrato nel processo di produzione dell’ informazione. ‘’E’ meglio scribvere un articolo alla settimana in meno e avere il tempo per fare fronte a questo nuovo dato’’.