Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Anche in Uk si comincia a parlare di sostegni del governo alla stampa

Bailout Secondo sir Martin Sorrell, capo del gigante della comunicazione WPP, la situazione dei giornali potrebbe essere paragonata a quella delle banche – ‘’Si può ritenere che i giornali forniscano un servizio altrettanto vitale’’, ha detto, e si potrebbero adottare molti strumenti di sostegno, anche indiretti

—–

Anche nel Regno Unito si comincia a parlare di possibii interventi governativi in relazione alla crisi della stampa. Sir Martin Sorrell, presidente del gigante della pubblicità WPP, ha detto che il governo deve muoversi e sostenere i giornali in difficoltà se le perdite li dovesse spingere sull’ orlo del collasso.

In una intervista ad Arabian Busines – riporta oggi l’ Independent – Martin ha paragonato la situazione ai recenti aiuti governativi alle banche. ‘’Si può ritenere che i quotidiani forniscano un servizio altrettanto vitale’’, ha detto. ‘’E’ lo stesso problema, valuyare se lo statio debba intervenire in certi settori per preservare un servizio. E’ su questo che si regge ogni segmento dell’ economia del welfare’’.

I mezzi di informazione hanno subito un declino delle entrate sin dall’ inizio della recessione economica, che ha portato al più grave calo degli investimenti pubblicitari che si ricordi. Da allora molti gruppi editoriali hanno cercato nuove fonti di reddito, come far pagare l’ online, per compensare il calo della pubblicità. Sorrell cita il Guardian come esempio. “A lungo termine non può continuare a perdere soldi’’, ha rilevato. “Così noi diciamo, comed ipotetici alleati, che il Guardian non potrebbe resistere oltre un certo periodo e allora bisogna cominciare a pensare se il Governo non debba sostenerlo, magari indirettamente, fornendo agevolazioni fiscali a chi volesse dare dei sussidi diretti’’.

Aggiungendo che si possono ipotizzare tanti strumenti di salvataggio delle testate giornalistiche. Quando alla pubblicità, sir Martin Sorrell ha spiegato che, se le perdite stanno rallentando, non ci sono però ancora segni di una ripresa. In ottobre comunque – ha detto – l’ Armageddon economica era stata evitata e le condizioni di mercato sono diventate ‘’meno gravi’’.