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Blog e siti di citizen journalism non sono una minaccia ma un complemento dei quotidiani

Uno studio su quasi 200 fonti compiuto da tre università americane rileva che solo il 25% dei siti non professionali pubblicano con cadenza quotidiana e che comunque, anche se vengono aggiornati quotidianamente, non hanno una quantità significativa di articoli e servizi, anche a causa della ristrettezza dei loro budget

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Blog e siti d’ informazione che fanno citizen journalism non sono una minaccia per  i siti online dei giornali e non sono assolutamente in grado di sostituirli. Solo il 25% dei siti non professionali pubblicano con cadenza quotidiana e, anche se vengono aggiornati quotidianamente, non hanno una quantità significativa di articoli e servizi, anche a causa della ristrettezza dei loro budget.

 Sono i risultati di una Ricerca uscita sull’ ultimo numero del trimestrale Newspaper Research Journal,  dal titolo “Citizen Journalism Web Sites Complement Newspapers”. Complementi, dunque,  e non concorrenti  minacciosi.

 I ricercatori che hanno realizzato questo studio – fanno capo alla Michigan State University, all’ University of Missouri e alla University of North Carolina – hanno analizzato il contenuto di 86 blog, 53 siti di citizen journalism e 63 siti di quotidiani fra giugno e luglio del 2009.

 “Come i settimanali – rileva lo studio -, i blog e i siti di giornalismo dei cittadini possono servire come complement ai quotidiani, fornendo opinioni e notizie iperlocali che i grandi quotidiani non potrebbero contenere. Questi ultimi hanno maggiori risorse, ma tendono a concentrarle su questioni che toccano grosse aree delle loro zone di diffusione. E sembrano meno propensi a coprire le notizie molto locali rispetto a quanto facciano blog e siti di giornalismo dei cittadini”.

 Il testo complete della Ricerca è disponibile qui.

 (via Editor’s weblog)

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