Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Crescono in Usa i lettori dei giornali online ma non compensano la fuga dalla carta

Pew1

Un sondaggio del Pew Research Center registra un aumento significativo del tempo dedicato dai cittadini Usa all’ informazione (70 minuti al giorno) ma conferma anche la mancata compensazione carta/online nel campo dei giornali – Nel giorno del sondaggio lo il 26% del campione hanno letto un giornale di carta, contro il 30% del 2008 e il 38% del 2006 – Parallelamente è cresciuta la lettura online: il 17% hanno letto un giornale online, contro il 13% del 2008 e il 9% del 2006. Ma la compensazione è solo parziale: la somma dei lettori dei quotidiani online e off-line è pari al 37%, contro il 39% del 2008 e il 43% del 2006

————

Come nel 2000, gli americani passano 57 minuti al giorno a informarsi alla tv, alla radio o sulla stampa, ma a questo tempo vanno aggiunti altri 13 minuti quotidiani dedicati all’ informazione online (esclusi gli apparecchi mobili). In totale sono 70 minuti al giorno consacrarti ogni giorno all’ informazione.

I dati vengono fuori da un’ ampia ricerca condotta dal Pew Research Center for the People and the Press su un campione di 3.000 cittadini americani interpellati via telefono (fisso o mobile), secondo cui comunque il 17% di essi (il griorno prima di essere sentiti) non avevano avuto accesso a nessuna fonte di informazione,  a dispetto di cellulari, podscats, reti sociali e flussi RSS.

Pew2

Il 44% degli americani – racconta il Figaro nel blog dedicato ai media – si sono informati attraverso una o più piattaforme digitali: web (il 34%), cellulari, email, reti sociali, podcast. Il 36% lo hanno fatto utilizzando sia una fonte digitale che una tradizionale, mentre il 39% del camipione si sono basati solo sui media tradizionali. “Soltanto il 9% degli americani hanno utilizzato solo i supporti digitali per informarsi”, sottolinea Pew.

Parallelamente, il consumo di informazione attraverso i media tradizionali resta più o meno stabile o in declino. “Non c’ è stato un declino generalizzato nella percentuale delle persone che si informano alla tv e anche c on l’ erosione continua dei lettori della stampa scritta e degli ascoltatori della radio, i ¾ degli americani il guiorno prima del sondaggio si sono informati attraverso uno o più supporti tradizionali”, rileva Pew. Semplicemente, gli americani adottano sempre più le nuove tecnologie per informarsi.

Pew3

Accesso facilitato. I motori di ricerca giocano un ruolo crescente per l’ accesso all’ informazione. Il 33% degli interpellati utilizzano regolarmente i motori di ricerca per informarsi su un determinato argomento, contro il 19% del 2008. Al contrario, la maggior parte degli utenti di Facebook e di Twitter non segnalano quasi mai di avervi trovato notizie.

Compensazione cross-mediale. Ormai è noto: i lettori della stampa scritta sono in fase di erosione. Ma in quale misura questo calo viene compensato dal consumo delle edizioni online dei giornali? Il 26% degli americani hanno letto un giornale di carta il giorno prima del sondaggio, contro il 30% del 2008 e il 38% del 2006. Parallelamente la lettura online cresce: il 17% hanno letto un giornale online, contro il 13% del 2008 e il 9% del 2006. Ma la compensazione è solo parziale: sommando lettori online e off-line, alla vigilia del sondaggio si siono informati con un giornale il 37%, contro il 39% del 2008 e il 43% del 2006.

Qualche quotidiano è riuscito a ringiovanire il proprio lettorato, specialmente grazie al successo della loro offerta online, osserva Pew. E’ il caso ad esempio del New York Times, il 67% dei cui lettori hanno meno di 50 anni (contro il 55% della media nazionale) e un po’ più di un terzo (34%) hanno meno di 30 anni (contro una media del 23%). Il suo sito web – nytimes.com – viene citato spontaneamente da circa un internauta sotto i 30 anni su 10 quando si tratta di citare qualche sito web che essi consultano per informarsi.

Il caso dei libri è più edificante. Circa un terzo (35%) del campione ha detto di aver letto un libro il giorno prima del sondaggio: una percentuale stabile negli ultimi dieci anni, anche se la cifra contiene anche ormai un 4% di utenti che hanno letto un ebook.

Pew4‘Freschezza’ dell’ informazione. Per quali motivi gli internauti consultano una fonte piuttosto che un’ altra? Secondo Pew, è prima di tutto per avere le ultime notizie di attualità che gli utenti scelgono di consultare la CNN (64%), il Tg delle 20 (59%), un quotidiano (53%) come USA Today (52%) o dei blog politici (27%). Infine, le inchieste approfondite inyteressano complessivamente meno e vengono cercate soprattutto nel Wall Street Journal (37%) o nel New York Times (33%).

Questa voglia di informazione ‘fresca’, potenziata dalla facilità di accesso consentito dal digitale, fa sì che il numero di persone che si informano ‘’di tanto in tanto’’ cresca a detrimento di quelli che si informano a ore fisse.