La scorsa settimana negli Stati Uniti il gigante Google è stato sorpassato da Facebook per numero di visite, con il 7,07% dei visitatori di tutti i siti web rispetto al 7,03% del motore di ricerca. L’ analisi, realizzata da Hitwise, rivela anche che Twitter ha invece un ruolo marginale nella distribuzione dei visitatori verso i siti di informazione e i media online.Â
Anche se la differenza fra Facebook e Google è molto piccola – spiega editorsweblog – , essa indica una tendenza crescente degli internauti a frequentare sempre di più i siti di social netoworking piuttosto che i motori di ricerca per arrivare ai media online.
Facebook  resta comunque al quarto posto come fonte specifica per l’ informazione e i media, dietro i grandi motori di ricerca come Google, Yahoo e MSN. Ma se si lo si paragona a siti di ricerca più piccoli, come Google News e Google Reader, che raccolgono rispettivamente lo 1,39 e lo 0,1 per cento di tutti gli internauti che cercano notizie e media, Facebook è nettamente superiore visto che da solo genera infatti il 3,52% di tutti i visitatori del settore.
E ora anche la CNN comincia a guardare a Facebook come a una minaccia per la sua abilità nel campo dell’ informazione.
La crescita dei visitatori su Facebook può avere delle conseguenze favorevoli su alcuni media rispetto ad altri.  Una recente ricerca ha mostrato che la maggioranza degli utenti condividono i link nel fine settimana più che negli altri giorni, anche se è il operiodo in cui vengono prodotte meno informazioni. E una analisi di Hitwise dimostra che i link pubblicati su Facebook portano più visitatori sui siti delle catene televisive che su quelli dei giornali.
Una differenza così piccola nel numero di visitatori significa comunque che Google può riguadagnare eventualmente la sua primazia, ma nel frattempo ciò rafforza il fatto che come aggregatore di contenuti Facebook è una forza con cui bisogna fare i conti.
Per quanto riguarda Twitter, invece, Hitwise ha scoperto che meno dello 0,2% dei visitatori del sito dell’ uccellino si spostano verso i siti di informazione, mentre circa il 60% si dirige su siti di intrattenimento, soprattutto di condivisione di foto e video, come Twitpic, Tweetphoto, YouTube, Vimeo, CollegeHumor, ecc.