Facebook: un immenso deposito di informazioni dove informarsi è impossibile

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“Nessuno raccoglie pezzetti di giornale a caso sparsi sul selciato per comporre il proprio panorama informativo. Più semplicemente entra in una edicola e compra un quotidiano”.

Massimo Mantellini, su Punto Informatico, spiega così che cosa Facebook assolutamente non è: un luogo dove ci si possa informare sulle cose del mondo con un minimo di efficacia e di metodo.  Mantellini ne parla analizzando lo sbarco dei giornali nazionali italiani su FB, che giudica fiacco e inadeguato, privo di fantasia e di progettazione.

“Oggi Facebook – ci informano moltissimi report – è il più grande archivio fotografico della rete Internet; con un po’ di fantasia – aggiunge Mantellini – si appresta a diventare il luogo più frequentato nel quale gli utenti di Internet si informano. Questo almeno secondo le valutazioni strabiche che girano in rete”

Ma “basterebbe un po’ di buon senso per capire che Facebook non è un abito buono per tutte le stagioni, che la fruizione delle foto e delle notizie là dentro, per l’architettura stessa del social network, non ha nulla a che vedere con un utilizzo organico e gestito delle stesse”.

Per quanto riguarda la decisione degli editori italiani di “scendere su Facebook”, essa, “così come è stata pensata, è una decisione a costo quasi zero che chiunque al loro posto avrebbe fatto. Certo il rapporto con i propri estimatori su Facebook ne esce leggermente ammaccato, visto che nulla di sociale è previsto nei loro confronti, non un briciolo di attenzione nei confronti dei punti di vista espressi dai lettori, nessuna attenzione verso la rete informativa che comunque su Facebook è possibile intercettare. Del resto una volontà del genere richiederebbe risorse umane che oggi le redazioni web dei grandi quotidiani certamente non posseggono”.

Quanto poi a FB stessa, oggi, “da molti punti di vista, è una bicicletta con le ruotine che insegna, anche a milioni di italiani, le magie di Internet. Se e quando tutte queste persone toglieranno le ruotine ed inizieranno a pedalare liberamente, Facebook smetterà di essere molte delle cose che è oggi. Ci guadagneremo tutti, tranne Facebook stessa ovviamente”.