Giornalisti digitali: a qualcuno serve un ‘sms-ista’?
L’ editoria tradizionale continua ad avere enormi difficoltà nell’adattare le proprie notevoli risorse alle dinamiche del web – In alcuni quotidiani si sono inventati figure professionali come i redattori da sms, giornalisti che passano il proprio turno in redazione confezionando micronews da telefonino (altro che twitter!), sottraendo braccia e menti ad un lavoro che potrebbe essere svolto da un algoritmo in totale e completa indipendenza robotica
—-
di Marco Renzi
Smsista offresi: sintetizzo articoli di ogni genere nel minuscolo spazio di un sms; recensisco qualunque evento sport/spettacolo/cultura nello spazio di un messaggio telefonico.
Sembra o forse è una boutade ma, se vi capita di aver bisogno dei miei servigi non esitate a scrivermi presso la redazione di Lsdi!
Scherzi a parte nel complesso e arzigogolato universo dell’informazione on line trovano spazio anche figure professionali di questo tipo.
In particolare a far lavorare i professionisti dell’informazione, nel settore della comunicazione sincopata = leggi notizie compresse per schermo telefonico;  non sarebbero giovani imprenditori di start-up dell’editoria in ossequio ad altrettante idee imprenditoriali di ancor più giovani nerds da garage degni della Silicon Valley californiana, bensì prestigiosi capiredattori di altrettanto blasonate testate quotidiane del Bel Paese.
L’ editoria tradizionale continua ad avere enormi difficoltà nell’adattare le proprie notevoli risorse alle dinamiche del web.
Succede così che nei quotidiani, invece di provare ad aggiornare il proprio modello operativo inglobando modalità e procedure che appartengono al futuro/presente rappresentato dal web e dalle molteplici possibilità che l’ ipertesto consentirebbe in chiave giornalistico-informativa, sono riusciti a ricondurre il tutto al tipico lavoro di bottega, meglio se artigiana – siano benedetti, preservati e conservati coloro che lavorano con le mani e ne fanno un arte, ma il nostro settore ci sembra un campo leggermente diverso ….o no? – , e si sono invece inventati figure professionali ad dir poco discutibili come i redattori da sms, giornalisti che passano il proprio turno in redazione confezionando micro news da telefonino, altro che twitter!!!
Uno stipendio è uno stipendio, non si sputa nel piatto dove si mangia, per carità ! Ma non vi sembra un controsenso depotenziare una redazione per assegnare braccia e menti ad un lavoro che potrebbe essere svolto da un algoritmo in totale e completa indipendenza robotica?