Se lo chiede l’ Osservatorio europeo di giornalismo, spiegando che qualche giorno fa è uscito su The Atlantic un lungo e interessante articolo, in cui si prospettava un nuovo ruolo per Google News: non più di semplice diffusore di articoli pubblicati da altri, ma di produttore di contenuti, in simbiosi con gli editori tradizionali.
Il problema è che l’ autore di quell’ articolo è James Fallow, firma molto conosciuta, e la tesi è suggestiva. Ma Stephan Russ-Mohl, direttore dell’Osservatorio europeo di giornalismo, in un articolo pubblicato da Furche, svela un retroscena significativo.
“Fallow – osserva – non è soltanto una star del giornalismo, ma è anche un amico personale , e intimo, di Eric Schmidt, il numero uno di Google; dunque  beneficia di entrature privilegiate, ma, inevitabilmente, di parteâ€.
Insomma, secondo Russ-Mohl, letto in filigrana, l’articolo di The Atlantic appare non del tutto credibile.
“Il sospetto è che non si tratti un’analisi obiettiva e disinteressata, ma, in buona parte, un’operazione di spin. Tutt’altro che isolata, peraltro; considerati i tentacoli sempre più lunghi degli Spin Doctor. Insomma, è quanto meno prematuro considerare Google come il possibile salvatore del giornalismo…â€