di Marco Renzi
A proposito di manodopera “giornalistica†on line allo sbando,  curiosando in rete potreste imbattervi nella seguente offerta di lavoro:
“Vuoi raccontare una notizia, non perdere l’occasione di far sentire la tua voce e dare la tua notizia. Fare il reporter/web reporter/speaker, è un lavoro in crescitaâ€.
Il “prestigioso†annuncio di ricerca personale mi è apparso automaticamente aprendo la home page di Google. Un trafiletto a pagamento sulla pagina di partenza del megamotore di ricerca.
Il presunto annuncio di ricerca personale nel settore giornalistico arriva da New Faces.
La pagina specifica del sito dell’agenzia  nella quale è inserito l’annuncio per la ricerca di giornalisti risponde all’indirizzo di rete : http://www.newfaces.it/conduttore-speaker.php?gclid=CNWOm5qHm6QCFcqQ3wodhWoKEQ.
Ma come direbbe un noto personaggio della politica, “sto annuncio che c’azzecca col giornalismo?â€.
Nulla, niente,  anzi…senza voler essere maligni ci pare essere anche un “tantinello†fuorviante, soprattutto nei confronti del pubblico più giovane, magari fresco di studi e con velleità informative.
Nell’ annuncio si parla di giornalisti/reporter e blogger professionisti! E nasce spontanea la domanda che giriamo live ai titolari della NewFaces: chi sono i blogger professionisti e soprattutto quanto guadagnano e per chi lavorano?
Perché per quello che ci riguarda né all’Ordine dei Giornalisti né alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana non sanno nulla di codesta categoria di professionisti dell’informazione!
E ancora, senza alcun intento polemico, vorremo chiedere ai titolari dell’agenzia di recruiting di talenti  che ha sedi a Milano, Bologna e anche a Costanza e Miami, come sia possibile accedere alla professione giornalistica attraverso un’agenzia di spettacolo.
E’ indubbiamente vero che nella nostra professione sono in molti a dare spettacolo, ma i passaggi necessari per formare un professionista dell’informazione, per quello che ci riguarda, non hanno molto a che fare con la bella presenza, la voce impostata o il guardaroba firmato.
Per il momento a fare la differenza ci sono cosette non trascurabili come  l’iscrizione ad un albo professionale, un congruo percorso di studi e un doveroso periodo di apprendimento e di lavoro in una testata giornalistica depositata e registrata e provvista di un direttore responsabile.
Come direbbe un noto personaggio del mondo della spettacolo: “Meditate gente, meditate!â€