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NewsTilt, per rendere il giornalista il fulcro dell’ informazione

Newstilt

Paul Biggar, cofondatore di NewsLabs, ha messo a punto una piattaforma online che dovrebbe consentire ai singoli giornalisti di promuovere il proprio “marchio” individuale – NewsTilt offre una infrastruttura editoriale per la gestione dei contenuti, permettendo quindi al giornalista di concentrarsi sulla produzione – Ma, secondo l’ European Journalism Observatory, non riesce ad essere più che un tradizionale raccoglitore di micrositi

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Se molti continuano a predire la ‘morte’ della professione giornalistica, Paul Biggar, cofondatore di NewsLabs, ritiene invece che il futuro delle notizie ruoti attorno alla figura del singolo giornalista.

Lo segnala l’ European Journalism Observatory, ipotizzando che saremmo di fronte a una vera e propria “rivoluzione copernicana”, visto che “le notizie non dipendono e non graviteranno più attorno a una testata editoriale, ma diventeranno espressione del singolo giornalista che le promuove attraverso uno spazio proprio”.

Biggar è convinto che la parte editoriale del lavoro giornalistico possa essere affidata a una piattaforma specifica, e per questo ha creato  NewsTilt, una infrastruttura online che dovrebbe permettere ai giornalisti di intraprendere questo nuovo percorso editoriale.

L’idea di Biggar (qui le linee del suo progetto) è stata quella di realizzare un sistema di produzione e gestione dei contenuti, lasciando al giornalista la possibilità di concentrarsi unicamente sulla scrittura e la pubblicazione di propri articoli.

NewsTilt – spiega l’ Ejo – si rivolge a giornalisti professionisti ed è supervisionata da un team di professionisti che fanno capo a Jon Margolis, in precedenza National Political Correspondent del Chicago Tribune. Una struttura editoriale che vuole assicurare la qualità dei contenuti pubblicati, tanto è vero che la possibilità di iniziare a far parte della comunità giornalistica di NewsTilt è subordinata a un accurato screening redazionale. Delle 150 domande sinora presentate soltanto 30 sono state accettate.

Il modello di business cui si ispira NewsTilt è garantire una sostenibilità economica attraverso la pubblicità online. Per il momento i ricavi pubblicitari di cui potrà avvalere la nuova inziativa editoriale sono legati al servizio AdSense di Google, ma in prospettiva l’intenzione è di ricercare formule alternative o complementari.

Ma, osserva Ejo, “se da una parte la logica con cui è impostato NewsTilt genera sicuro interesse da un punto di vista di un possibile nuovo rapporto tra domanda e offerta, tra giornalisti e sistemi di produzione, e tra giornalisti e lettori, da un punto di vista giornalistico e di organizzazione dei contenuti lascia in qualche modo un po’ perplessi:

  • Il sito non presenta una vera e propria strutturazione delle notizie
  • La pubblicazione avviene in modo spontaneo in base all’ordine cronologico di creazione delle notizie
  • Non esiste un layout editoriale che possa aiutare la navigazione
  • Non esiste un motore di ricerca interno

Di fatto – osserva l’ Ejo – NewsTilt si presenta come un contenitore di micrositi ascrivibili ai singoli giornalisti, non tanto diverso da piattaforme di tipo blog come, per esempio, l’italiano Blogosfere, anche se l’obiettivo cui mira è di carattere più professionale.