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Con una serie di ampi servizi su temi di grande rilevanza sociale ma di solito oscurati dai media tradizionali, è nato in questi giorni Periodismo Humano un nuovo giornale online messo a punto da Javier Bauluz, premio Pulitzer nel 1995.
La testata, rilevava Il Giornalaio, oltre a una redazione centrale avrà una folta rete di corrispondenti [fissi e saltuari] che da ogni angolo del pianeta invieranno notizie e reportage. Il lavoro si focalizzerà su temi ed aspetti che normalmente vengono trascurati dai mezzi di comunicazione tradizionali – cooperativismo, immigrazione, cultura, società civile -, dando voce alle organizzazioni sociali che attualmente non trovano spazio nei mass media.
Il modello di finanziamento dell’iniziativa si basa sulle sottoscrizioni e le donazioni dei lettori, su quello che comunemente viene definito crowdfunding, e non ha obiettivo di lucro.
Tutti i contenuti saranno originali e, nella maggior parte dei casi, saranno rilasciati sotto licenza Creative Commons, permettendo dunque a chiunque di riutilizzarli purchè non a fini commerciali e, ovviamente, citando la fonte.
Alla base dell’ iniziativa un Manifesto del giornalismo umano che ha già ottenuto la firma di numerosi giornalisti di lingua ispanica e di molti cittadini comuni.
La Dichiarazione Universale dei diritti dell’ uomo – esordisce il Manifesto – deve essere l’ impronta etica del giornalismo.
Il diritto all’ informazione è una condizione fondamentale per lo sviluppo pieno della democrazia e per consentire ai singoli cittadini di pensare e agire liberamente.
I giornalisti e le imprese giornalistiche devono contribuire al rispetto dei diritti umani, e la loro attività deve denunciare ogni loro violazione.