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Pubblicità: col remarketing Google ci segue attraverso il web

La grande G ha appena lanciato in fase sperimentale un nuovo servizio che propone inserzioni modulate sull’ insieme degli interessi già espressi dall’ internauta nelle sue navigazioni precedenti

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I pubblicitari stanno cominciando a capire che le inserzioni sul web hanno un loro ciclo vitale specifico. L’ utente che eventualmente clicca su una pubblicità non ci clicca mai sopra la prima volta che la vede. Come in televisione o sui giornali, l’ utente ha bisogno di essere bombardato dallo stesso messaggio prima di entrare in azione. Più una persona vede una inserzione sul web e più è probabile che ci clicchino sopra. Può infastidire molti consumatori, ma è così che i pubblicitari vedono il mondo.

Anche Google vede le cose con questa lente e proprio questa settimana ha lanciato quello che ha chiamato  “remarketing”.

Cioè la possibilità di raggiungere nuovamente gli utenti proponendo inserzioni sulla base dei fasci di interessi che la persona ha accumulato nel corso delle sue navigazioni e che Google tiene sottomano (insomma, i dati e i gusti personali di centinaia di milioni di persone).

Col remarketing insomma le inserzioni fatte con AdSense si adattano non soltanto al contenuto della pagina che un utente visita ma anche all’ insieme degli interessi già espressi dall’ internauta.

Il servizio – spiega Php Facile – è attualmente ancora in fase sperimentale e Google sostiene di aver ricevuto dei feed-back molto positivi dai suoi beta-tester (inserzionisti dell’ industria automobilistica, commercianti locali o banche soprattutto).

“Il remarketing – sostengono a Mountain View – funziona bene, per migliorare la visibilità di un marchio, produrre dei clic e delle vendite o per pubblicare delle inserzioni testuali con la promozione di un prodotto che per esempio non può essere acquistato online)”.

 

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