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Reinventare la blogosfera federando i blog

Thierry Crouzet, esperto di Rete e scrittore eccentrico (convinto che il futuro del web sia la fine dei siti web), propone ai blogger francesi di cominciare prima di tutto a  federare le loro statistiche – Non si tratta tanto di creare un aggregatore, ma più che altro uno strumento di valutazione e di autopromozione

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Reinventiamo la blogosfera federando i blog: è l’ invito lanciato da Thierry Crouzet, esperto francese di media digitali e di Rete, scrittore (autore fra gli altri dei saggi L’alternative nomade e Le peuple des connecteurs) e sperimentatore eccentrico.

Sul suo blog, Crouzet (di cui Lsdi ha pubblicato tempo fa un articolo provocatorio e stimolante)  ammette di avere a volte idee bizzarre e sterili. Come  coZop.com – un esperimento di ripubblicazione e di lettura cooperativa – che non è decollato.

Speravo di riuscire a generare abbastanza ricavi da poterne girare un 50% ai blogger. E invece scacco completo, malgrado i 10-20.000 visitatori unici al giorno e un lavoro durissimo e complesso, mentre avrei voglia di soluzioni tecniche ultrasemplici, racconta Crouzet.

Dopo un mese, il server di coZop è in riparazione e non ho voglia di farlo ripartire.

Ho invece un’ altra idea – annuncia-. Federare la blogosfera. Mi occorrono solo una ventina di blogger volontari per partire con una nuova esperienza.

Non si tratta più di invocare il sacrosanto principio dell’ indipendenza e della decentralizzazione, ma, al contrario, di dargli più forza nei confronti degli altri attori mediatici. Quindi il contrario di quello che fanno, in Francia, Rue89, Le Post o lo stesso Owni, aggiunge Couzet.

Per cominciare – aggiunge – bisognerebbe federare le statistiche dei blogger che partecipano all’ esperimento. Sulla  nuova versione di coZop avranno a disposizione un formulario in cui indicare il loro account di  Google Ana­ly­tics. Ogni giorno il sito pubblicherà le statistiche della rete, compilerà l’ elenco dei post più letti e delle varie fonti. Un sito minimalista che dovrebbe essere una sorta di osservatorio automatico dei blogger volontari. Lo scopo non è tanto quello di creare un aggregatore, ma più che altro uno strumento di valutazione e di autopromozione. I lettori potranno utilizzarlo per misurare la temperatura della rete. La lettura si farà alla fonte.

Attraverso questi procedimento tecnicamente semplice potremo conoiscere la nostra audience globale e il nostro peso rispetto ai media centralizzati. Se il nostro peso si avvicinerà al loro, o meglio lo sorpasserà, potremo sognare di organizzarci in un Agenzia giornalistica decentrallizzata.

Per esempio, ricevere dei libri da recensire: basterebbe che gli editori inseriscano in un formulario i titoli che vogliono proporre e che un blogger della rete si proponga come volontario per recensirlo.

Inutile sognare troppo di più. Prima tappa: consolidiamo le nostre audience. In un desiderio di trasparenza, da un po’ pubblico sul mio blog il numero di lettori per ciascun post e cerco di creare una classifica generale. Risultati che non sono impressionanti per un blog sperimentale come il mio. E’ solo quando deraglio che i lettori crescono.

Inutile riflettere oltre – conclude -. Bisogna creare dei gruppi di blogger per affinità? Aprire l’ esperimento a tutti i volontari? Io penso di sì. Penso che ci vogliono dei volontari per tentare di fare qualcosa. E voi?

PS : Resto convinto comunque che il futuro del web sia la fine dei siti web.

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