Il sito, lanciato in questi giorni, consente ai propri utenti di leggere i libri elettronici in streaming direttamente da una cloud, senza doverli scaricare, ed è disponibile sia in versione gratuita (basata sul modello pubblicitario) che in versione premium a pagamento – Un articolo su Paidcontent
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Pandora for e-books
(da paidcontent.org;
traduzione di Andrea Fama)
È stato lanciato in questi giorni 24symbols, una piattaforma che utilizza per gli e-book un modello simile a quello di Pandora. Il sito consente ai propri utenti di leggere i libri elettronici in streaming direttamente da una cloud, senza doverli scaricare, ed è disponibile sia in versione gratuita (basata sul modello pubblicitario) che in versione premium a pagamento.
Sebbene il sito abbia anche una versione in inglese, 24symbols è una società spagnola che tuttavia, così come Spotify, non è disponibile sul mercato statunitense. Pertanto, per gli utenti americani 24symbols non è che un esempio di come possa funzionare una piattaforma in streaming per gli e-book.
Ad oggi, 24symbols conta circa 1.000 titoli in catalogo, selezionati tra piccoli e medi editori. Grazie alle funzioni dei social network, poi, gli utenti del sito possono condividere i propri libri preferiti o semplicemente alcuni passaggi.
Al momento, l’ esperienza di lettura offerta dal sito è interamente basata sul browser, ma è in arrivo nei prossimi giorni una applicazione per iPad, cui faranno seguito le app per iPhone e Android.
La versione premium di 24symbols non ha pubblicità e consente la lettura off-line. Il servizio costa 9,99 euro mensili (14,45 dollari), mentre l’abbonamento trimestrale e quello annuale ammontano rispettivamente a 19,99 euro e 59,99 euro. Le tariffe sono simili a quelle di Spotify, che è disponibile a livello globale al prezzo di 9,99 euro, ma sono più alte rispetto a Pandora, il cui abbonamento annuale costa 36 dollari.
Tali importi sono suddivisi in modo che gli editori ricevono il 70% delle entrate, mentre al sito rimane il restante 30%. Le entrate sono calcolate sulla base del numero di pagine visualizzate – ad esempio, il numero di volte che la pagina di un libro viene letta rispetto al numero di pagine complessivamente letto per tutti i titoli. È facoltà degli editori inserire i propri titoli sia nell’area premium che in quella gratuita, o, in alternativa, limitarne la disponibilità ad una soltanto delle due opzioni. “Il numero di pagine lette rappresenta l’unità di misura per stabilire il successo di un determinato libro, piuttosto che il numero di volumi vendutiâ€, scrive 24symbols in un PDF sul proprio sito.
Spetta agli editori versare agli autori le royalty calcolate sulla base degli introiti del sito; 24symbols raccomanda che tali royalty siano pari al 30%.
Negli Stati Uniti, il network digitale di Starbucks ha reso disponibili in streaming alcuni volumi attraverso il proprio Bookish Reading Group. Gli stessi editori che hanno partecipato al Gruppo – ovvero Hachette, Simon & Schuster e Penguin – oggi fanno parte della nuova versione di Bookish, una co-venture con AOL che sarà lanciata nel corso dell’estate. Non è chiaro se il nuovo sito prevederà la funzione di streaming, ma uno degli obiettivi è comunque quello di aiutare i lettori a scoprire nuovi libri.