Il quotidiano di Via Solferino pubblica una inserzione per la ricerca di ‘’giovani redattori’’ e il Comitato di redazione è d’ accordo con l’ iniziativa – ‘’Abbiamo chiesto di privilegiare i disoccupati, i precari coloro che hanno avuto contratti a termine e gli assunti a tempo determinato. E la direzione si è detta d’accordo con questi criteri’’
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Più trasparenza e criteri di selezione della redazione più oggettivi. Va in questa direzione l’ annuncio pubblicato mercoledì dal Corriere della sera sulle sue pagine nazionali.
“Il Corriere della Sera ricerca giovani redattori da inserire nelle proprie redazioni giornalistiche“.
Una iniziativa insolita, visto che la selezione e le assunzioni nelle aziende giornalistiche italiane seguono criteri complessi e il più delle volte molto poco trasparenti.
L’ inserzione elenca così le caratteristiche che gli aspiranti redattori di Via Solferino dovranno avere.
Potranno candidarsi alla selezione i giornalisti professionisti in possesso dei seguenti requisiti:
- Laurea Triennale/Specialistica/Vecchio Ordinamento;
- Diploma rilasciato dalle Scuole di Giornalismo riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti (purchè acquisito dopo il conseguimento della Laurea);
- Iscrizione all’Albo dei Giornalisti;
- Fluente conoscenza di almeno due lingue straniere;
- Buona capacità di utilizzo dei principali software applicativi in ambiente Windows;
- Esprerienza pregressa in ambito giornalistico di almeno un anno, con ottima conoscenza e utilizzo corrente di canali multimediali e online (video, blog, forum, social network…).
L’ iniziativa ha avuto un appoggio sostanziale da parte del Comitato di redazione. ‘’Abbiamo chiesto di privilegiare i disoccupati, i precari coloro che hanno avuto contratti a termine e gli assunti a tempo indeterminato. E la direzione si è detta d’accordo con questi criteri’’, spiega a Lsdi un componente del Cdr.
‘’Anche il sindacato in questi anni ha spesso avallato un sistema di assunzioni opaco, che privilegiava interessi del tutto estranei ai criteri di merito. Noi abbiamo cercato di raddrizzare questo andazzo – aggiunge l’ esponente del sindacato interno -, non so se ci riusciremo ma ci tenteremo. Bisogna dire che in questo anche la direzione ha convenuto che è meglio usare criteri di trasparenza e solidarietà ”.
(via pino bruno.it)