Da Al Jazeera agli hacker, tutto il mondo del giornalismo a Perugia
Alcuni degli esponenti più significativi del giornalismo internazionale e italiano si incroceranno dal 13 al 17 aprile a Perugia per l’ edizione 2011 dell’ International Journalism Festival.
Cinque giorni di intensa attività e 140 appuntamenti, fra incontri, dibattiti, presentazioni, laboratori dedicati all’ evoluzione e ai problemi dell’ informazione e dell’ editoria, attraverso la voce di 300 giornalisti di vari paesi del mondo, che ‘’occuperanno’’ come negli anni scorsi gran parte degli spazi del centro storico della città .
Fra i tanti spunti interessanti da segnalare la partecipazione di Al Jazira, tra i protagonisti della rivoluzione ‘mediatica’ in Tunisia ed Egitto; la presenza di Mark Stephens, il legale britannico di Julian Assange, e quella di Oleg Kashin, l’ inviato del quotidiano russo Kommersant aggredito e ridotto in fin di vita a novembre, e di Mark Fiore, il vignettista vincitore del Premio Pulitzer 2010. E perfino un ‘hacker’s corner’: un angolo in pieno centro storico in cui gli hacker italiani più esperti spiegheranno come cifrare le informazioni, navigare anonimi, ‘ripulire’ le foto e i documenti da tracce e ‘meta-dati’ prima di farli circolare o renderli pubblici.
Fra le istituzioni straniere chiamate a collaborare a questa edizione del Festival, la Columbia Journalism Review di New York, la più prestigiosa rivista di giornalismo americana,  che organizza quattro incontri dal titolo ”The News Frontier”, uno sguardo globale delle novità sull’imprenditoria digitale; Polis, il Centro di ricerca sui media della London School of Economics, che curerà due incontri(Il corrispondente dall’estero nell’era dei social media; Democrazia senza giornalismo); Personal Democracy Forum, che cura un incontro su Wikileaks a cui parteciperà , fra gli altri, Daniel Domscheit-Berg; Online News Association, la più grande associazione a livello mondiale di giornalisti che si occupano di informazione digitale; e, per la prima volta, AgoraVox, il primo sito europeo di giornalismo partecipativo realizzato da redattori volontari e non professionisti.
Alcuni appuntamenti verranno curati da Lsdi nell’ ambito di un Journalism Lab coordinato da Vittorio Pasteris. Fra gli altri, ‘’Il metodo Wikileaks applicato in Italia’’; ‘’Se cinque euro vi sembrano pochi, per un futuro radiosissimo – Un mondo di giornalisti freelance: istruzioni per l’uso’’.
Il programma generale è consultabile qui.