Un laboratorio dell’ Università del Nebraska-Lincoln ha ordinato un drone con cui realizzare una sperimentazione di questo nuovo sistema di ‘copertura’ giornalistica, già utilizzato in Polonia e in Alabama – Scattare foto o girare video in casi di disastri, proteste di massa o altri fatti che interessano un’ ampia area geografica (in cui sarebbe difficile il lavoro del giornalista umano) applicando sistemi sofisticati e ad alta risoluzione a velivoli radiocomandati – Problemi etici e di privacy
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Dopo il giornalismo con i sistemi automatici come Stats Monkey, quel software ‘’che scrive notizie di baseball alla velocità della luce e in un inglese impeccabileâ€, si potrà fare giornalismo anche con i droni?
E’ l’ ipotesi su cui sta lavorando un omonimo laboratorio (Drone Journalism Lab) aperto dal College of Journalism and Mass Communications dell’ Università di Nebraska-Lincoln.
Visto che l’ autorità dell’ aviazione civile Usa (la Federal Aviation Administration) sta valutando di aprire i cieli del paese anche a droni civili (polizia municipale, grandi allevatori, ecc.), il Laboratorio ha cominciato a valutare la possibilità di utilizzare i droni in occasioni particolari ed è in attesa di ottenerne un prototipo per sperimentare questa nuova pratica giornalistica.
Come può essere utilizzato un drone sul piano dell’ informazione non militare?
Per esempio, spiega il sito del Laboratorio, per scattare foto e girare video in casi di disastri, proteste di massa o altri fatti che interessano un’ ampia area geografica facilmente controllabile dall’ alto, utilizzando sistemi fotografici e video sofisticati e ad alta risoluzione.
La sperimentazione tra l’ altro è già cominciata anche in Europa. Per esempio, in Polonia, come mostra il video qui sotto.
In questa occasione – spiega il Laboratorio – qualcuno ha montato una videocamera su un elicottero radiocomandato, registrando un video di una manifestazione di protesta.
Ma – suggerisce il Laboratorio -, pensate a cosa si potrebbe fare utilizzando piattaforme sofisticate come Gatewing X100, un prodotto per le riprese messo a punto da Gatewing su Vimeo.
Intanto, trattandosi di una struttura universitaria, il laboratorio elenca le questioni, anche teoriche, che questa nuova frontiera può aprire:
- Come fare giornalismo con i droni?
Come utilizzarli al meglio?
Ci sono problemi etici?
O legali?
E le questioni di privacy?
Come si può bilanciare il diritto dei cittadini all’ informazione e le esigenze di pubblica sicurezza?
Usati finora nelle operazioni militari – osserva Theverge un giornale online specializzato in nuove tecnologie -, stiamo assistendo ora, visto che i pressi sono molto calati, a un aumento dell’ utilizzo di piccoli velivoli radiocomandati a scopi civili.
Il sito cita, oltre all’ esempio della Polonia, anche il caso di un giornalista della CNN che ha usato nel maggio scorso un dispositivo controllato via iPad per realizzare un servizio sui danni provocati da un tornado in Alabama.
Un sistema che qualcuno definisce orwelliano – commenta il Washington Post -, mentre altri la vedono come una buona opportunità giornalistica.