Si può misurare il rapporto emozionale che una persona ha nei confronti di una parola (un concetto o un oggetto)?
Tre servizi online tentano di farlo, applicando le linee della cosiddetta Sentiment Analysis, come racconta sul suo blog Tagliaerbe, nella scia della convinzione che con filtri sempre più perfetti si possa riuscire a individuare l’ evoluzione degli orientamenti e delle convinzioni interne che maturano nelle varie società .
Si tratta per ora di una analisi non particolarmente raffinata visto che si basa soprattutto su un meccanismo”binario”.
I siti sono
• Twitter Sentiment
• Tweetfeel
• twitrratr
Inserendo una qualsiasi parola chiave (possibilmente legata ad un prodotto o a un servizio) viene eseguita una veloce analisi dei tweet correlati, con relativa ripartizione percentuale fra positivi e negativi (nel caso di twitrratr, anche dei “neutraliâ€).
Da quello che si può facilmente notare non viene eseguita una analisi semantica del contenuto, ma i 3 strumenti si basano principalmente su alcune paroline (generalmente aggettivi) che associate alla keyword possono far pendere la bilancia da una parte piuttosto che dall’altra.
Si possono fare anche scoperte curiose: per esempio – prova fatta stasera – di fronte alla parola ‘’freedom’’ il 37% della twittersfera storce il naso.