Fra il bavaglio imposto dalla censura ai giornalisti cinesi e i condizionamenti che subiscono i gionalisti italiani a causa di minacce, violenze, abusi legali ci sono più analogie di quanto si pensi.
Ne è convinto ‘’Ossigeno per l’ informazione’’, l’ osservatorio della FNSI e dell’Ordine dei Giornalisti sui cronisti minacciati e le notizie oscurate con la violenza in Italia, che, insieme con l’ Università Orientale di Napoli, ha organizzato per mercoledì 16 novembre (ore 15) un convegno sul tema “La dissolvenza dei fatti e delle opinioni – Il bavaglio alla stampa in Italia e in Cina. Legislazione, minacce, abusiâ€.
Nei due paesi – osserva ‘’Ossigeno’’ – l’ obiettivo principale della censura è lo stesso: l’oscuramento dell’informazione locale. In Italia le leggi non riescono a imporre pienamente la libertà di stampa, così in Cina la censura non riesce a oscurare del tutto le notizie, anche il controllo su Internet si rivela illusorio. In Cina non è facile diffondere a livello locale le notizie di cronaca, ma non c’è più il buio di una volta, la situazione è in continua evoluzione.
Nel corso dell’ incontro, che si terrà nell’ aula ‘’Matteo Ripa’’ dell’ Orientale (Largo San Giovanni Maggiore 30) sarà presentato un video che mostra come sta cambiando il mondo dell’ informazione in Cina e sarà  resa pubblica la versione in lingua cinese del Rapporto Ossigeno.
Sono previsti interventi di: Antonia Cimini, Paola Paderni, Alberto Spampinato, Umberto Ranieri, Roberto Natale, Ivan Franceschini, Stefano Marcelli, Virman Cusenza, Giuseppe Del Gaudio, Gianfranco Ghirra, Vincenzo Colimoro, Ottavio Lucarelli.
Il programma completo è qui.