Da semplice piattaforma di condivisione di video a spazio dove proporre contenuti realizzati e finanziati in proprio. YouTube, uno dei grandi punti di forza della galassia Google, starebbe per trasformarsi nel primo braccio editoriale della casa madre, che – contrariamente a quello che ha semprer assicurato – avrebbe cominciato una marcia di avvicinamento alla dimensione delle media company.
Un orientamento diventato chiaro poco più di un mese fa, quando YouTube aveva acquisitoNext New Networks, una startup specializzata nella produzione di video online.
Il Wall Street Journal, riporta Webmasterpoint, parla ora di circa 20 canali che dovrebbero proporre contenuti appositamente realizzati per YouTube, e di un investimento iniziale di 100 milioni di dollari. Si tratta di una cifra esigua se paragonata alle produzioni firmate dai broadcaster tradizionali. Per tale motivo, ha sottolineato il WSJ, almeno in questa prima fase le proposte professionali veicolate su YouTube saranno produzioni low cost.
Si tratterebbe, prosegue Webmasterpoint, di un primo passo di un progetto che, secondo gli analisti e gli osservatori del settore potrebbe portare la società di Mountain View a competere con gli altri produttori di contenuti, siano essi protagonisti dell’offerta televisiva tradizionale oppure specializzati nello streaming e nel videonoleggio online.
Ma c’ è anche chi ritiene che Google voglia invece ritagliarsi soprattutto uno spazio nel mercato e nella distribuzione di nuove forme di fruizione di contenuti audiovisivi.