Site icon LSDI

I media mainstream e l’ ideologia dell’ ‘è tutto falso’

In un contesto di disinformazione crescente si va diffondendo la posizione di quelli per cui “tutto quello che ti dicono è falso”, di chi per principio non crede mai a niente,  in un pregiudizio uguale e contrario a quello dei media dominanti

——

Il contesto disinformativo è tale che stanno crescendo in maniera preoccupante quelli che non credono mai a niente,  in un pregiudizio uguale e contrario a quello del mainstream.

L’ osservazione è di Gennaro Carotenuto, che in un post del suo blog elenca ‘’Alcune cose che ho capito della morte di Osama Bin Laden’’.


‘’Cinque minuti dopo la notizia della morte di Osama Bin Laden – rileva Carotenuto – la Rete era piena di persone disposte a spergiurare che non fosse vero, ovviamente senza uno straccio non dico di prova ma neanche d’ indizio. Lo stesso era già accaduto quando pochi giorni fa la Rete era piena di persone disposte a spergiurare che Vittorio Arrigoni fosse stato ucciso da un fantomatico “commando sionista”.

Per Carotenuto dunque ”si sta diffondendo una paralizzante ideologia del ‘tutto quello che ti dicono è falso’, che non porta da nessuna parte. Le notizie vanno analizzate, passate ai raggi X, ma non rifiutate come tali. Tale ideologia si coniuga sempre più spesso con un’ ultrasinistra razzista disposta a credere che cristiani ed ebrei siano intrinsecamente malvagi mentre i musulmani siano intrinsecamente buoni. E’ quella stessa ideologia razzista per la quale la supremazia statunitense è tale che gli attentati dell’11 settembre non possono essere stati altra cosa che autoattentati. E se invece Osama Bin Laden fosse davvero stato capace prima di realizzare quelle azioni, quindi tenere in scacco per dieci anni chi lo braccava e infine cadere?”

Exit mobile version