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La crisi dei giornali  arriva sempre più lontano e colpisce anche nelle tundre dell’ Alaska.
Sei piccole testate settimanali pubblicate da un’ azienda editoriale che fa capo alle comunità degli eschimesi Yupik verranno chiuse ad agosto a causa dell’ aumento dei costi di produzione e delle materie prime.
Lo ha annunciato la Calista corp., una delle 12 società regionali indigene dello stato, spiegando che l’ azienda di cui è stata decisa la chiusura è la Alaska Newspapers Inc, che pubblica anche un magazine sulla vita delle comunità native, ‘’First Alaskans’’.
I giornali hanno 38 dipendenti, a cui l’ azienda (che ha attività in vari altri settori industriali del paese) cercherà di assicurare un altro posto di lavoro, e circa 2.000 abbonati, distribuiti fra Barrow e l’ Alaska nordoccidentale, il delta dello Yukon, le isole Aleutine, Bristol Bay e i porti di Cordova e Seward.
La fine delle pubblicazioni lascerà un grosso vuoto nello stato, ha segnalato alla Reuters un importante dirigente del paese.
La catena di giornali era ‘’una casa per giornalisti che avevano abbracciato la vita avventurosa in Alaska, dovendo utilizzare, per seguire gli avvenimenti, l’ aereo, la canoa, fuoristrada, motoslitte e persino le tradizionali slitte trainate dai cani – aveva raccontato in un comunicato la senatrice Lisa Murkowski -, celebrando anche un lato dell’ Alaska molto spesso poco conosciuto dagli abitanti dei centri urbani dello stato’’.