I dati riguardano Inghilterra e Galles e illustrano zona per zona e strada per strada gli episodi di criminalità registrati in un determinato periodo – Ma ha suscitato polemiche e accuse – Per alcuni rischia di scombussolare il mercato immobiliare, per altri si tratta di dati spesso incoerenti – Comunque appena inaugurato 1,8 milioni di visitatori hanno mandato in tilt i server
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La polizia Britannica ha lanciato una cartina pubblica che rivela in maniera geolocalizzata, cioè strada per strada, il numero di crimini commessi in Inghilterra e nel Galles ogni mese. Dal primo febbraio chiunque può visualizzare a quale tipo di reati e in quale misura una determinata zona o una singola strada sia soggetta.
Basta cliccare sulla carta interattiva per scoprire, per esempio (vedi tabella), che a dicembre, nell’ area di Notting Hill (Londra), sono stati registrati 1544 episodi, di cui 117 furti in abitazioni, 574 ‘’comportamenti antisociali’’; 41 rapine; 114 furti di auto; 155 violenze; 543 ‘’fatti diversi’’. Mentre prendendo in esame specificamente solo Portobello Road, il numero di episodi di ‘’nera’’ si riducono a 4: due comportamenti antisociali, un furto d’ auto; un episodio ‘’diverso’’.
Il sito  – rileva Metrofrance – ha scatenato polemiche facendo scattare l’ accusa di fomentare la paura, e ha comunque fatto registrare il primo febbraio (giorno dell’ inaugurazione) picchi di visitatori altissimi – 18 milioni di connessioni in un’ ora -, con la capitolazione dei server e il blocco degli accessi. E anche successivamente è sempre stato sovraccarico per la domanda.
Questo sistema, in voga da tempo negli Stati Uniti, viene chiamato crime mapping ed anche in questo caso ha provocato svariate accuse: alcuni lo accusano di scombussolare il mercato immobiliare mentre altri lo ritengono incoerente.
La città di Portsmouth, ad esempio, ha diffuso dei dati deliranti in relazione a una stradina della città . Surrey Street avrebbe infatti conosciuto a dicembre un picco di criminalità , con 136 crimini, pur essendo un passaggio poco frequentato. Cosa che getta un po’ di discredito sull’ affidabilità dei dati inviati dal rispettivo Dipartimento di polizia e utilizzati per realizzare la cartina diffusa su Police.uk.
E non si può dire che gli errori siano avvenuti per mancanza di mezzi: il ministero dell’ interno, come ha spiegato il sottosegretario Theresa May, ha investito nel sito 350.000 euro.