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La stampa britannica accusata di sessismo

Una coalizione di gruppi femminili lancia un allarme, accusando i giornali di creare un ambiente pericoloso per le donne e chiede alla Commissione d’ indagine sull’ etica nel giornalismo nata dopo lo scandalo sulle intercettazioni illegali di occuparsi anche del modo con cui le donne vengono trattate dai media

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Una coalizione di gruppi femminili ha accusato la stampa britannica di essere sessista e di creare un ambiente pericoloso per le donne. Secondo  End Violence Against Women, Equality Now,  Eaves,  Object, la Commissione di indagine sul comportamento del giornalismo inglese dovrebbe allargare la sua attenzione dallo scandalo delle intercettazioni illegali al modo con cui le donne vengono trattate dai media.

Come riporta l’ Upi, l’ associazione End Violence Against Women ha offerto alla Commissione Leveson vari esempi di “articoli su episodi di violenza contro le donne caratterizzati da un eccesso di intrusività e inaccuratezza e da misoginia o pervasi da una indulgenza verso i responsabili e da allusioni negative sulle vittime’’.

Se la coalizione denuncia tutta l’ industria dei quotidiani in generale, diventa aspramente critica con i tabloid tipo il Sun di  Rupert Murdoch per i servizi e le foto di giovani donne che sbatte in pagina.

Anna van Heeswijk, del gruppo Object, ha spiegato che questa pratica dei tabloid “spinge uomini e ragazzi a pensare che sia accettabile guardare e trattare le donne come oggetti sessuali. Questa rappresentazione della donna è incompatibile con una stampa socialmente responsabile”.