Libri: una guida per creare contenuti ed ”esistere” sul web
Esce la seconda edizione di ‘’Scrivere, linkare, comunicare per il web’’, una guida alla produzione di contenuti digitali scritta da Enrico Pulcini – La multimedialità e la nuova figura del net editor
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Chi non sa creare contenuti sul web non esiste. E’ l’ indicazione alla base della guida alla produzione di contenuti digitali che Enrico Pulcini – giornalista di RadioRai, uno dei pionieri in Italia del giornalismo su internet – aveva scritto qualche anno fa per Franco Angeli e che ora ripresenta (la prima edizione era esaurita) in una versione aggiornata.
La seconda edizione di ‘’Scrivere, linkare, comunicare per il web’’ (pp 176, Collana Trend, 19 euro) verrà presentata nell’ ambito di un dibattito (14 aprile ore 20 alla Casa del Cinema, a Roma) sul tema: ‘’Giornalismo 2.0, l’ informazione al tempo di Facebook e Wikileaks’’, a cui, oltre a Pulcini, prenderanno parte Ernesto Assante (laRepubblica), Michele Mezza (Rai) e alcuni rappresentanti del management di Facebook, Google e Amazon in Italia. La conduzione sarà di Andrea Vianello (Rai 3).
Nata per descrivere i meccanismi di trasformazione della scrittura da una dimensione cartacea a una digitale e ipertestuale, fino alle “frontiere†del nuovo giornalismo e della comunicazione on-line, la guida è stata aggiornata tenendo conto degli ultimi sviluppi del’ editoria online e della professione del giornalismo digitale. Pulcini fa riferimento in particolare a una nuova figura, cui spetta un ruolo chiave nella produzione di contenuti per la Rete, quella del net editor.
Un giornalista che sia in grado di redigere le notizie secondo le regole dell’ ipertestualità preparando testi adatti per una visione sullo schermo, superando la ‘’tricotomia’’ editore/giornalista/utente: ‘’sul web – spiega Pulcini – chi inserisce contenuti è al tempo stesso editore, giornalista e utente delle informazioni pubblicate’’.
Un ruolo importante e nello stesso tempo pieno di fascino perché ‘’per chi è incaricato di realizzare contenuti giunge il momento più esaltante e più rivoluzionario. La facilità di trasferire le immagini, possibile grazie al potenziamento delle infrastrutture telematiche, dovrà essere gestita dagli editor secondo logiche multimediali evolute, che tengano conto dell’ importanza di adattare i video alle logiche iper-digitali e, quindi, alle potenzialità concesse dall’ interattività . Ciò significa fondere in modo equilibrato i contenuti audiovisivi con il testo e la grafica, per giungere alla fine al vero linguaggio del multimedia, che –sottolinea Pulcini – contempera tutti gli elementi della comunicazione fissabili su uno spazio visibile definito’’.