Larry Page vorrebbe che Google offrisse risultati più organizzati e rilevanti, anche prima che l’ utenti li cerchi, e fornendo un contesto migliore – E Steve Ballmer, per Bing, punta a ‘’trasformare queste macchine in modo che capiscano noi e le nostre domande’’ – Un post sul Tagliaerbe
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Non solo risultati, ma risposte, inoltrate anche prima che l’ utente le cerchi intercettando i suoi interessi (sulla base della sua ‘’fisionomia’’ digitale costruita attraverso le migliaia di ore di navigazione), e fornendo un contesto migliore. Ecco come Larry Page, uno dei fondatori del più famoso motore di ricerca del mondo, vorrebbe il Google del futuro.
Lo segnala Tagliarbe, in un post sul futuro dei motori di ricerca, utilizzando un intervento di Alan Eustace, uno dei capi della divisione search di Google.
Page, in particolare, ‘’non è soddisfatto del fatto che Google fornisca solo un insieme “scollegato†di risultati, e vuole che vengano forniti risultati più organizzati e correlati’’. Immagina la possibilità di offrire risultati rilevanti PRIMA che l’utente cerchi. E infine vorrebbe un contesto migliore. Ad esempio – ricostruisce Tagliaerbe – a una persona che vuole programmare un viaggio a New York per la prossima settimana, e si pone una domanda del tipo “cosa posso fare a New York?†, Google del futuro (che capirà la domanda), fornirà un elenco di attività basate sui suoi interessi e successivamente, quando questa persona affettuerà delle nuove ricerche, si “ricorderà †che essa è stata a New York in un determinato periodo.
Tagliaerbe riporta anche cosa dice Steve Ballmer riguardo al futuro di Bing, il motore di ricerca concorrente, che da circa un anno ha integrato Facebook.
Ciò che dobbiamo davvero fare è trasformare queste macchine in modo che capiscano noi e le nostre domande. Dovremmo essere in grado di poter dire al computer – verbalmente o via tastiera – “devo prepararmi per il mio viaggio alla Imagine Cupâ€. Questo dovrebbe significare qualcosa per questi sistemi, mentre oggi non significa nulla.