Perché l’ iPhone è un apparecchio fotografico ‘migliore’
Il  successo dell’ iPhone, anche sul terreno del fotogiornalismo, fa digrignare i denti ai puristi, che non capiscono che cosa ci si possa trovare in uno strumento ‘’mediocre’’ e ci vedono solo l’ effetto della moda. Io, invece, quello che non capisco è come i fabbricanti di macchine fotografiche osino oggi proporre degli apparecchi che non comunicano. La foto ha cambiato era. Sarebbe ora che se ne accorgessero.
E’ così che André Gunthert, sul suo Totem (un interessante blog di cultura visuale), racconta il momento in cui ha scattato la foto qui sopra, che rappresenta una banda di Maubeuge, una cittadina nel nord della Francia.
Partito per fare delle spese in città incontro una fanfara che ci dà dentro con entusiasmo. Dilemma. Ho in tasca una eccellente compact Fujifilm X10, che scatta delle immagini magnifiche. Sì, però questa vorrei condividerla con la mia compagna, che è rimasta a casa. Un piccolo orologio a cucù istantaneo mi fa pensare, ‘’io penso a te, guarda quello che anche io sto guardando’’.
E quindi abbandono il superbo apparecchio e mi avvento sull’ iPhone, che mi permette di trasmettere la foto dal campo di osservazione.