Sette giornalisti (qualunque) del New York Times raccontano perché, come e cosa scrivono
Le notizie sul giornalismo e sui giornalisti occupano uno spazio sterminato della Rete, ma è difficile trovare spunti sulle esperienze individuali concrete dei giornalisti, ricostruzioni della loro storia, racconti sul modo con cui la professione viene affrontata nel lavoro quotidiano.
E’ quello che ha cercato di fare una redattrice del New York Times, che ha posto ad alcuni colleghi del giornale tre semplici domande: Come sei diventato giornalista? Qual è la cosa più strana o più interessante che hai scritto? Come descrivi il tuo processo di scrittura giornalistica?
Katherine Schulten lo ha fatto in occasione del National Day on Writing, che è stato appena celebrato con successo negli Stati Uniti, raccogliendo sul suo blog sul sito del New York Times le risposte di sette giornalisti della testata, che si occupano di cose diverse – dalla politica internazionale ai necrologi, dalla scienza alla scuola e allo sport.
Si tratta di uno spaccato molto interessante sul giornalismo americano in carne ed ossa. L’ iniziativa ha avuto un seguito su Twitter, dove continuano ad arrivare decine di segnalazioni, commenti, riflessioni sulla materia viva, al tag: #vhyIwrite.