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Shortmail: la concisione di Twitter approda nella posta elettronica

I 410 Labs, un’ azienda di software di Baltimora (Usa), hanno messo a punto un servizio di email che impone un limite di 500 battute a messaggio e respinge al mittente quelli troppo lunghi chiedendo di sintetizzare – Shortmail permette a tutti gli utenti di Twitter di trasformare il proprio account in un indirizzo di posta e ha raggiunto finora (da marzo scorso) 25.000 utenti – Secondo gli autori usando questo servizio si tagliano automaticamente tutti i messaggi commerciali, mentre si produce un aumento della conversazione fra le persone reali

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La concisione di Twitter (massimo 140 caratteri in un post) ha contagiato anche il settore della posta elettronica e molti si cominciano a chiedere se non sarebbe il caso di alleggerire le email inserendo un limite massimo di parole e cercando di semplificare un sistema di comunicazione appesantito sia dall’ enorme quantità di spam che dai codici stessi di elaborazione dei messaggi.

I 410 Labs – un’ azienda di software di Baltimora – ci stanno provando e intanto hanno messo a punto un programma chiamato appunto Shortmail, un servizio che dovrebbe colmare il gap fra Twitter ed email.

Gli utenti di Shortmail – racconta Hayley Tsukayama su un blog del Washington Post – hanno a disposizione 500 ‘battute’ per comunicare e il lavoro di ‘’filtro’’avviene in due direzioni: non solo il tuo messaggio ha dei limiti, ma anche un messaggio troppo lungo inviato da un altro interlocutore verrà bloccato e il suo autore riceverà immediatamente un avviso che gli impone di sintetizzare il testo.

Secondo David Troy, CEO di Shortmail, la limitazione nel numero dei caratteri è stata una naturale direzione nel processo di esplorazione di na email migliore. ”La gente ormai ha grande familiarità con gli sms e Twitter”, ha osservato.

Puntando a farsi una base di utenti abituati alla brevità, Shortmail ha fornito la possibilità di usare come un account a tutti gli utenti di Twitter, che possono utilizzare il proprio account Twitter come loro nuovo indirizzo: Twitterhandle@shortmail.com.

Per ora il servizio, lanciato nel marzo scorso, ha raccolto 25.000 utenti, annunciano i 410 Labs.

Shortmail è semplice da usare una volta che ti sei abituato a pensare in termini di massima concisione. Si possono impoprtare tra l’ altro i propri contatti da Google e Twitter e fare in modo che la posta venga diffusa tramite il proprio client di posta elettronica o Gmail.

Shortmail ha annunciato recentemente un accordo con Sparrow, che fornisce un sistema di conteggio delle battute a mano a mano che uno scrive i messaggi.

Comunque c’ è anche chi pè scettico su Shortmail e si chiede se sia veramente la lunghezza il problema principale della posta elettronica, osservando tra l’ altro che chiunque potrebbe inviare più messaggi corti invece di uno lungo.

”Ma abbiamo verificato che le cose non funzionano così – dice Troy -. Quando le persone sanno che i limiti di lunghezza sono stretti, tendono naturalmente a usare meno parole scegliendo però quelle  migliori… Lo vediamno con Twitter e non c’ è nessuna ragione per cui le cose non dovrebbero andare così anche per le email”.

Il risultato, secondo Troy, è che la posta con Shortmail tende ad essere più ‘’conversazionale’’. Usando questo servizio si tagliano automaticamente tutti i messaggi commerciali, mentre si produce un aumento della comunicazione fra la gente reale.

Il bello di tutto questo – osserva Tsukayama – è che ti viene fornito un indirizzo mail pubblico che ti offre protezione contro gli spammer.

“Alcuni non amano l’ idea di avere un indirizzo mail pubblico perché temono lo spam – spiega Troy -. Ma convertire  un username di Twitter in un indirizzo mail lo rende sostanzialmente un indirizzo pubblico e ne fa quindi un elemento di un forum pubblico”.

Oltre ad avere una email pubblica, gli utenti hanno anche la possibilità di rendere pubblica la loro conversazione. Troy lo definisce ”un ponte fra email e il mondo più ampio’’.

Ci sarebbero anche dei funzionari pubblici interessati ad usare la piattaforma nel rapporto con i cittadini.

”Pensiamo che in tutto questo ci sia un grosso valore aggiunto – sottolinea il CEO di Shortmail -. Nessuno sta facendo una cosa analoga”.

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