Su Twitter, tra l’ altro, il direttore editoriale dell’ edizione online del Times, assicura che quei 100.000 abbonati valgono di più di 22 milioni di visite.
Subito dopo l’ avvio del paywall – ricorda 233grados.com -, il giornale aveva cominciato a registrare un calo scontato di visitatori e l’ allontanamento di diversi inserzionisti. Tutto sembrava andare male, soprattutto quando le vendite dell’ edizione cartacea cominciarono a risentirne e fra i giornalisti cominciò a crescere il malcontento per la perdita della sua capacità di influenza. Ma un mese dopo gli abbonati cominciarono a crescere, tanto che a novembre erano già arrivati d 50.000, per toccare i 79.000 nel marzo scorso.
Un dato molto significativo è il fatto che il paywall fu eretto nel momento in cui venne lanciato l’ iPad che, secondo quanto afferma l’ azienda, viene utilizzato da 35.000 utenti per scaricare il giornale: se si calcola una media di 9 sterline di abbonamento mensile per il tablet della Apple, si arriva a una cifra piuttosto positiva anche se non tutti i download si trasformano sempre in un abbonamento.