Una Casa dei giornalisti nel ‘basso’ confiscato a un boss della camorra
Un locale di circa 50 metri quadrati sulla strada, in vicolo Caritatoio ai Cariati, nei quartieri Spagnoli, a Napoli, diventa una ‘Casa dei Giornalisti’, un luogo per ospitare dibattiti sulla libertà d’informazione, una biblioteca di libri di camorra, uno spazio per mostre fotografiche, una ‘mini-redazione’ con laptop e wifi da mettere a disposizione agli operatori della stampa straniera che periodicamente vengono qui per raccontare l’emergenza rifiuti e la rivoluzione arancione di Luigi de Magistris. E a disposizione dei cronisti free lance o con contratti di collaborazione, che lavorano per piccoli e grandi quotidiani ma non hanno il diritto di poter accedere ai loro uffici.
Lo racconta il Fatto quotidiano in un articolo di Vincenzo Iurillo, spiegando che il locale è stato sequestrato a Ciro Mariano, capo di un grosso clan, mandante ed autore di alcune delle più efferate stragi di camorra, come quella del Circolo Canottieri nel 1989, in cui persero la vita quattro pregiudicati.
“Lo riteniamo un atto doveroso – afferma Ciro Pellegrino, del coordinamento precari, cassintegrato di E-Polis – vogliamo testimoniare coi fatti la voglia di cambiare di una città straziata e violentata ma resistente, mai rassegnata. Ma abbiamo bisogno del sostegno dei napoletani. E per sostegno non si intende quello economico ma un ‘cordone’ civile affinché tutti gli eventi del coordinamento nel bene confiscato nei Quartieri abbiano tanti partecipanti. Solo accendendo un faro costante su quella zona sconfiggeremo chi non vorrebbe farci ritornare in quell’ immobileâ€.
In precedenza il bene era stato affidato due volte a una famiglia di immigrati e a un’associazione di non vedenti. I beneficiari hanno però preferito rinunciare. Motivo: l’ambiente particolarmente ‘ostile’. E anche il tentativo del servizio Politiche di inclusione sociale del Comune di utilizzare il terraneo come archivio non è andato a buon fine. Fino a quando non si è fatto avanti un gruppo di giornalisti coraggiosi, tra i quali Amalia De Simone e Simona Petricciuolo, autrici di una video inchiesta sul disastro spazzatura in Campania e sulle collusioni tra politica e camorra nel business della monnezza, andata in onda qualche mese fa su Current tra mille difficoltà .