Eliminare gli aiuti diretti alla stampa, potenziare la ricerca e lo sviluppo nei media, dare lo stesso peso ai diritti del web rispetto a quelli della carta.
Sono alcuni dei punti di un Manifesto per un nuovo ecosistema del giornalismo digitale lanciato nei giorni scorsi dalle aziende editoriali online associate al Syndicat de la presse indépendante d’information en ligne (SPIIL).
Le principali richieste degli editori online – precisa ActuVoila –  sono la soppressione, in tre anni,  del meccanismo degli aiuti diretti e la sua sostituzione con degli aiuti indiretti, come la riduzione dell’ Iva al 2,10%.
Le sovvenzioni dirette, secondo l’ associazione francese, finisconio solo per dare ossigeno a ‘’pubblicazioni con difficoltà di sopravvivenza, che non riescono a realizzare gli sforzi editoriali, commerciali e industriali necessari per ristrutturarsi’’.
Di fronte a un settore produttivo che non investe in ricerca e sviluppo, lo Spiil propone poi di creare un credito di imposta sulla ricerca per permettere alle aziende editoriali di ‘’mettere a punto dei contratti con gli organismi di ricerca (Università ) specializzati nei campi che possono interessare la stampa (contenuti, gestione, programmi, ecc.)’’.
Il Manifesto propone anche delle ‘’facilitazioni giuridiche e fiscali’’ per ‘’ravorire gli investimenti’’ nelle aziende editoriali e chiede di lanciare una ‘’strategia digitale europea’’ per il lancio di grandi progetti in ‘’una logica open source o nel campo commerciale’’.