Continua ad aggravarsi la crisi dei media in Spagna, come dimostrano le nuove cifre diffuse ieri. Negli ultimi tre anni infatti sarebbero più di 6.000 i giornalisti che hanno perso il posto di lavoro, secondo Elsa Gonzalez, presidente della Federazione spagnola delle Associazioni dei giornalisti.
‘’I dati relativi all’ ultimo trimestre – ha spiegato in occasione del 3 maggio, Giornata internazionale della libertà di stampa – sono allarmanti e il panorama è veramente fosco’’.
L’ Associazione, che rappresenta 21.000 iscritti, indica in 6.234 i giornalisti che hanno perso il lavoro dall’ inizio della crisi economica, nel 2008. Cinquantasette testate hanno chiuso e 23 hanno sospeso le pubblicazioni.
I due maggiori giornali spagnoli, El Pais e El Mundo, stanno studiando massicci tagli di personale, rileva Fernando Cano, direttore del sito specializzato in problemi dei media prnoticias.com. El Mundo ha presentato un piano che prevede il taglio di quasi un terzo della redazione, mentre El Pais starebbe studiando misure analoghe.
Soffocato dalla crisi in febbraio il quotidiano progressista Publico aveva chiuso la sua edizione cartacea, con tagli di 160 posti di lavoro.
(via AFP)