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Giornalismo, il Festival di Perugia parte dal tema della precarietà

Il 25 aprile Meeting dei movimenti dei giornalisti precari italiani. Si apre all’ insegna della lotta al precariato la sesta edizione del Festival internazionale del giornalismo di Perugia, che in 5 giorni di incontri-dibattito, 200 eventi, fra tavole rotonde, interviste, presentazioni di libri, workshop, proiezioni di documentari, concorsi, premiazioni e mostre, e 450 speaker affronterà un ampio arco di questioni che stanno attraversando, nel bene e nel male, l’ editoria e il giornalismo.

 

 

 

Questo – spiega Vittorio Pasteris sul sito del Festival – è stato l’anno in cui i freelance e i precari sono finalmente diventati protagonisti del dibattito sul lavoro giornalistico in Italia, evidenziando la necessità di porre maggiore attenzione ai diritti dei giornalisti e alla legalità della professione.

 

E il meeting di Perugia punta a descrivere il mondo professionale e umano in cui si trovano a lavorare i giornalisti freelance italiani, fotografando non solo la realtà lavorativa di provenienza ma anche il malessere generale che vive il mondo dell’informazione e del giornalismo in Italia.

 

Il settore giornalistico italiano paga una assenza e una cattiva applicazione di leggi ad hoc, il difficile momento della riforma dell’Ordine dei giornalisti, l’avvento del giornalismo on line che non trova ancora il giusto riconoscimento economico.

 

Quali sono le battaglie ancora in corso che non trovano ancora un giusto epilogo? La legge sull’equo compenso, gli accordi contrattuali per i freelance, il problema dei contributi e delle pensioni.

Dall’ approvazione della Carta di Firenze sono trascorsi sei mesi. In questo lasso di tempo, quanto è diventato operativo il documento? In quali realtà è stato preso in considerazione? E come viene applicato?

 

Lo sfruttamento dei giornalisti – conclude Pasteris – determina la loro estrema difficoltà a lavorare per evitare i ricatti economici e professionali degli editori. Un giornalista sfruttato è un giornalista che difficilmente può disporre di una completa libertà professionale per lavorare in totale indipendenza e libertà. A pagare tutto questo sono poi i cittadini che rischiano di non essere informati correttamente.

L’hashtag per la conversazione in rete è #ijf12precari oltre a quello ufficiale del Festival 2012 #ijf12.

 

 

Data Journalism

 

Grande spazio, in particolare,  sarà dato al tema dell’anno il Data Driven Journalism: tre panel, cinque workshop e una presentazione dedicati al data journalism tenuti da alcuni dei più importanti professionisti di questo innovativo e fondamentale  settore del giornalismo, tra questi Aron Pilhofer The New York Times, Simon Rogers The Guardian e Dan Nguyen Propublica (in collaborazione con European Journalism Center e Open Knowledge Foundation)

 

 

Il programma completo è su http://www.festivaldelgiornalismo.com/programme/2012

 

 

Interessante l’ intervista  a Walkonjob.it, in cui Arianna Ciccone, che del Festival è l’ anima, fa il quadro sulla situazione e i problemi del giornalismo attuale.