Intervenendo alla conferenza di TechRaking 2012, tenuta nel Googleplex di Mountain View, Gingras – osserva Vittorio Sabadin su Firstonline - ha detto cose coraggiose che molti giornalisti della carta stampata non sono ancora pronti a sentire. Â
Il modo con il quale le notizie vengono raccolte, organizzate e presentate deve essere modificato insieme con i flussi di lavoro e bisogna ripensare tutti i ruoli editoriali. Non ha più senso un tipo di giornalismo nel quale un fatto viene descritto e pubblicato e gettato nel cestino subito dopo – ha aggiunto il dirigente di Google, secondo la ricostruzione di Firstonline –. Le notizie devono continuare a vivere, il lavoro dei reporter va seguito in continuazione, consentendo ai lettori di apprezzarne gli sforzi.
Bisogna usare i social network come fonti di informazioni e inviare loro messaggi sociali, come fa ProPublica. Bisogna ridisegnare i siti web, perché il mondo è già cambiato: solo il 25 per cento del traffico di un sito parte ormai dalla home page. Il 75 per cento si indirizza direttamente alla pagina della storia che si ritiene interessante, grazie alla diffusione dei link nei social media.
Infine, Gingras ha ribadito una realtà ormai evidente: il ritmo del cambiamento tecnologico non si attenuerà , ma tenderà anzi ad aumentare. In futuro vincerà chi saprà adeguarsi ogni giorno a una realtà in continuo movimento che non offrirà più certezze, ma solo opportunità . Un incubo, per le sonnacchiose redazioni di molti giornali.