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Il 98% degli americani diffidano delle informazioni trovate su Internet

Il 98% degli americani adulti diffida delle informazioni trovate su Internet. Lo ha rilevato un  recente sondaggio di Mancx e Harris Interactive, condotto a fine giugno su oltre 1.900 persone, racconta Tagliaerbe sul suo blog.

 

 

I motivi di questa diffidenza, come si vede nella tabella, sono soprattutto:

• troppa pubblicità (59%)
• informazioni non aggiornate (56%)
• informazioni auto-promozionali (53%)
• forum non conosciuti (45%).

 

E’ quindi normale – commenta Tagliaerbe – che ben il 93% delle persone interpellate abbia dichiarato che vorrebbe una informazione online migliore, e che il trust è uno dei fattori più importanti: il 54% ha infatti ammesso che le informazioni provenienti da fonti “trusted” godono di maggior fiducia.

 

Di grande rilevanza, per aumentare la fiducia nell’utente, è la freschezza delle informazioni (53%) e il tempo impiegato per trovarle (32%), mentre sul fronte sul fronte dei contenuti, ottenere informazioni sbagliate o fuorvianti viene visto come un problema molto grave: il 94% degli intervistati teme che potrebbero accadergli “brutte cose” a seguito delle informazioni errate ottenute online.

 

Nello specifico – segnala il blog -, si teme di:

• perdere tempo (67%)
• prendere un virus nel computer (63%)
• perdere soldi (51%)
• rischiare di subire una truffa (51%)
• subire un danno alla propria credibilità (36%)

Fino addirittura a:

• essere licenziato (14%)
• perdere il coniuge (9%)

 

Conclusioni?

 

Internet – osserva Tagliaerbe – è una grande opportunità, ma per qualcuno anche una grande minaccia: se da un lato ci fidiamo di consigli e opinioni che troviamo online, dall’altro stiamo perdendo fiducia nei confronti di molte delle fonti di informazione presenti su Internet.

 

Forse la causa di tutto è semplicemente quella di una maggior consapevolezza degli utenti: aumenta la presa di coscienza di ciò che si legge online, e Internet non è più la “scatola magica” in grado di rispondere a qualsiasi domanda.

 

O meglio lo è ancora, ma poi non ci si fida delle risposte che dà.

 

 

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