In crescita nei media discriminazione e xenofobia

L’ 84% delle istruttorie contro i media svolte dall’ Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni etniche e razziali (UNAR) nel 2011 erano relative a fenomeni di xenofobia e razzismo su internet.

Nell’ ultimo triennio  è infatti cresciuto esponenzialmente  il numero di siti, blog e post oscurati e rimossi dalla Polizia Postale e le segnalazioni di reato all’autorità giudiziaria per incitamento all’ odio razziale da parte dell’Unar.

Lo segnala il direttore dell’ Ufficio, Massimiliano Monnanni, ricordando che, afferma una nota,   ‘’secondo la normativa vigente, chi propaganda o istiga a commettere atti di discriminazione basati su superiorità e odio razziale o etnico compie un reato e l’Unar, una volta accertata l’effettiva consistenza della segnalazione ricevuta tramite il sito www.unar.it  o il numero verde 800 90 10 10, non mancherà di provvedere ad attivare la Polizia Postale o l’ Autorità giudiziaria”.

 

 

Il lavoro sui media riguarda il 22,4% di tutte le istruttorie svolte dall’Ufficio.

 

 

Dal 2010 l’Unar ha ottenuto il mandato di istruire indagini anche in assenza di segnalazioni da parte di terzi, in base ai dati ottenuti da un costante monitoraggio di stampa, siti web, social network e internet in generale.

 

 

L’ Unar lancia anche un appello al Parlamento italiano perché ‘’provveda quanto prima alla ratifica del Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’ Europa sul Cybercrime, sottoscritto il 9 novembre 2011 dal governo italiano”, continua Monnanni.

 

 

Il Protocollo oltre a rafforzare il quadro giuridico in materia di reati a sfondo razzista e xenofobo perpetrati via internet, consentirebbe alle autorità di polizia giudiziaria di operare con piena efficacia anche sui siti xenofobi e razzisti operanti al di fuori del territorio nazionale.

 

(via Redattore Sociale ; Cospe)