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Internet, cala in Italia il tempo dedicato ai siti di news (meno 18,9% rispetto al 2011)

L’offerta dei media e del giornalismo appare nel complesso non soddisfacente, debole sia nei confronti delle persone che degli investitori pubblicitari evidenziando quanto sia ancora lungo e difficile il percorso da compiere.

Lo sostiene Pier Luca Santoro in un articolo di analisi dei dati forniti da Audiweb allo IAB Forum di Milano (dove è stato fatto il punto della situazione sullo stato e le prospettive del digitale in Italia) pubblicato sul sito dell’ Osservatorio europeo di giornalismo.

 

 

 

Se online il segmento delle notizie attira sempre più persone, collocandosi al settimo posto tra le 25 categorie “top” e raggiungendo il 18,5% dell’audience nel mese (pari a circa 5,2 milioni di individui), come mostra la tabella, Santoro sottolinea come sia ‘’dolente il dato sul tempo speso sui siti d’informazione con un calo del 18,9% rispetto al giugno 2011, passando da 1 ora ed 8 minuti a 55 minuti nel mese’’.

 

 

Si tratta – aggiunge Santoro – di un dato che, a parità di errore statistico, evidenzia come vi sia una diminuzione del livello di attenzione ed interesse nei confronti dei quotidiani online, sia nella versione digitale di quelli cartacei che per i pure players. Problema che l’accesso, effettuato prevalentemente attraverso i motori di ricerca, acutizza evidenziando un basso grado di fidelizzazione.

 

Se, come giustamente sosteneva Marco Pratellesi, il coinvolgimento del lettore, a cominciare dal tempo speso appunto, è una variabile significativa per stabilire la soddisfazione dell’audience, e di riflesso anche l’attrattività per gli investitori pubblicitari e dunque l’effettiva sostenibilità economica, è chiaro che l’offerta dei media e del giornalismo appare nel complesso non soddisfacente.