E’ una soluzione alternativa al classico paywall che si sta diffondendo nell’ editoria online americana, come segnala Pier Luca Santoro in un articolo sull’ Osservatorio europeo di giornalismo.
Fra le testate che hanno adottato questo nuovo sistema sperimentale anche AdWeek, che – osserva Santoro – ‘’pare entusiasta della soluzione’’.
Google riconosce all’ editore della testata online cinque centesimi di dollaro per ogni risposta, una media – calcola Santoro – di 15$ per ogni mille pagine viste che rappresenta sicuramente un valore interessante che a livello di CPM poche, forse nessuna, delle testate riuscirebbe a spuntare.
Valori che Google da parte sua come minimo raddoppia, arrivando sino a dieci volte tanto, in termini di proposta di vendita alle aziende interessate a questo tipo di servizio, a cavallo tra la promozione, la brand awareness e la ricerca, il sondaggio.
Pare che il servizio agli editori, ed alle aziende, sia già disponibile in tutto il mondo, Italia compresa, e che ci sia, come sempre avviene in questi casi, come in quello dei paywall, chi ha trovato il modo di aggirarlo e di leggere comunque gli articoli senza rispondere utilizzando l’ad blocker che molti browser hanno come plug in.
Insomma la ricerca di soluzioni per il recupero contributivo continua ed anche nel nostro Paese si stanno già sperimentando forme di “curation sponsorizzato†che sembrano davvero interessanti, conclude Santoro, che annuncia l’ intenzione di compiere una analisi concreta delle nuove forme di pagamento.