Owni, stop brutale a una straordinaria esperienza di giornalismo online

Da un giorno all’ altro uno dei siti di informazione più interessanti del web, il francese Owni, viene bloccato dalla proprietà, che intende cambiarne radicalmente natura: da laboratorio di linguaggi ed esperienze giornalistiche profondamente innovativo a  centro di distribuzione di applicazioni per media e imprese. Più redditizio forse, ma solo in termini brutalmente quantitativi.

 

 

La Rete insorge dispiegando fantasia e impegno per cercare di impedire questo  ”delitto”. Anche noi di Lsdi, che spesso abbiamo ripreso e tradotto il lavoro dei colleghi francesi, vogliamo testimoniare il nostro disappunto. E dare un contributo all’ apertura di un dibattitto e di un movimento, anche in Italia, a favore di Owni. Ecco un primo intervento,  di Claudia Vago. E (aggiornamento) la fisionomia di Owni in un articoloDal “software libero” alla “stampa libera”?tradotto da  Du “logiciel libre” à la “presse libre” ?

 

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Un Oggetto molto ben identificato

 

di Claudia Vago

 

 

OWNI: Objet Wen Non Identifié, (in italiano Ufo).

 

E invece l’ oggetto è molto ben identificato: un pure player nato nell’ aprile 2009 e specializzato in data journalism, visualizzazioni, indagini e inchieste attraverso i dati, crowdsourcing e creative commons.

 

Un piccolo gioiello nel panorama dell’informazione online, una vera testata digitale, che non si limita a realizzare in bit quello che potrebbe finire su carta, ma realizza un giornalismo autenticamente digitale e ispirato ai principi fondamentali della Rete: la cooperazione, lo scambio, l’ apertura e l’ intramontabile massima “(re)publish the best, cover the rest!”. Una testata più interessata alla circolazione delle idee e delle informazioni che alla preoccupazione di portare visitatori sulle proprie pagine.

 

La notizia di qualche giorno fa esplode su tutti i media francesi: il fondo d’ investimento Avenport, che dalla scorsa primavera controlla Owni, desidera trasformare il sito in un’ agenzia che vende applicazioni ai media e alle imprese, attività ritenuta più redditizia.

 

Il 10 dicembre 2012 Owni chiude i battenti e spiega così sulla sua homepage:

 

«Owni non chiude. Owni è in vendita. Finiti la partnership con Wikileaks, il factchecking, il datajournalism; il parlare di culture e libertà digitali, gli articoli sulla posta in gioco economica, politica e sociale del web, ecc. Ciao, ciao a quello che abbiamo provato a essere per tre anni. Tutto questo suona come una chiusura. #oupas (trad. #ono). Ci mettiamo in pausa. Insieme. Sempre pieni di idee, per continuare meglio e difendere un media che vogliamo innovatore, ambizioso, appassionato. Non chiudiamo il sipario. Al contrario: apriamo. “Open Home”. Una homepage, una mail  un hashtag come accesso verso discussioni, scambi, liberi e accessibili a tutti. Un angolo di invenzione per dopo. “Owni chiude – quindi lo apriamo”. Questo URL, owni.fr, la nostra casa, è aperto, qui, ora. Ci siamo, pensiamo, cerchiamo. Aperto alle vostre idee, al vostro sostegno, ai lolcats… a anche agli investitori. Se questa voglia è anche la vosta, condividetela su Twitter con l’hashtag #OWNIoupas, segnalate questa pagina ai vostri amici, contattateci a [email protected] o partecipate al nostro Wiki http://wiki.owni.fr/index.php/OwniAVendre»

 

Un Wiki che raccoglie informazioni sulle attuali fonti di guadagno di Owni e su quelle potenziali e che si interroga sulla possibilità di cambiare modello economico attraverso un documento che si pone una domanda: il modello economico del “software libero” può essere applicato alla “stampa” (dove, notare, “stampa” è tra virgolette).

 

Spunti per una riflessione e una discussione che Owni propone in Francia e, attraverso questa traduzione, speriamo di suscitare anche in Italia.

 

Per aiutare Owni e per aiutare le nostre testate.

 

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Dal “software libero” alla “stampa libera”?tradotto da Du “logiciel libre” à la “presse libre” ?