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Se il giornale diventa una piattaforma, il caso Neue Zurcher Zeitung

Una intera prima pagina scritta in codice binario (tranne data, prezzo e l’annuncio di una nota marca di orologi)  per solennizzare il passaggio alla integrazione totale di tutte le aree produttive e le redazioni.

 

E’ la scelta fatta dal quotidiano zurighese Neue Zürcher Zeitung [NZZ] che ha deciso anche di pubblicare online integralmente la propria edizione cartacea rendendola sfogliabile esattamente come quella tradizionale.

 

 

Il Giusto Binario di Partenza
di Pier Luca Santoro

(Il Giornalaio)

 

Il giornale svizzero in lingua tedesca «Neue Zürcher Zeitung [NZZ]» ha deciso di pubblicare online integralmente la propria edizione cartacea rendendola sfogliabile esattamente come quella tradizionale. Alla decisione fa seguito il rifacimento del proprio sito e la disponibilità multipiattaforma per tutti i device mobili: smartphones e tablets.

 

Associato a questo passaggio, l’integrazione di tutte le aree e competenze degli uffici che operavano in precedenza separatamente, riunendo la redazione giornalistica  di NZZ Online e l’edizione di stampa operativamente e raccogliendoli sotto il brand: «Neue Zürcher Zeitung».

 

Questo non sarà più inteso semplicemente come un “giornale”, ma come una piattaforma per i media di qualità dei servizi di informazione. In futuro, tutti i nostri redattori opereranno secondo il principio: “Un marchio, un impegno di servizio, un prezzo”, spiega Markus Spillmann, Editor in Chief del giornale, nell’articolo in cui descrive la nuova strategia e la nuova organizzazione di NZZ.

 

Per celebrare ed evidenziare il passaggio epocale del giornale, la prima pagina di ieri, ad eccezione di data, prezzo e dell’annuncio di una nota marca di orologi, è in codice binario con soli 0 ed 1, scritto in linguaggio macchina.

 

L’esemplificazione concreta di quello che sostenevo nelle mie conclusioni ieri parlando di convergenza per l’industria dell’ informazione.