Fra i tanti elenchi di consigli, suggerimenti, indicazioni, ecc, che la pubblicistica americana sforna in quantità rilevanti, presentiamo un articolo rivolto alle organizzazioni non profit, ma anche a redazioni e giornalisti, oltre che al pubblico in genere, che suggerisce sette tecniche intelligenti per una buona cura dei contenuti.
L’ obbiettivo è di ‘’costruire una esperienze efficace e ridurre l’ impatto dell’ overload di informazioni’’.
Ecco qui di seguito l’ articolo di Beth Kanter per Nten:Change.
7 smart techniques for content curation
di Beth Kanter
( Socialbrite.org )
Sentito parlare di content curation? E’ il processo con cui si filtrano le informazioni sul Web – dagli articoli alle immagini, dai video ai tweet –, si organizzano e si dà loro un senso in modo da poter condividere al meglio quei contenuti all’ interno del vostro network.
Piuttosto che un’ altra ricetta potenziale per aumentare il sovraccarico di informazioni, la cura dei contenuti può essere invece un mezzo per affrontare questo problema. Attualmente creiamo più dati in soli sette giorni di quanti non se ne siano creati nel corso di tutta la storia umana fino al 2003. E quindi abbiamo bisogno di aiuto per muoverci in questa marea di relitti informativi in cui nuotiamo.
Vantaggi della cura dei contenuti per le organizzazioni no-profit
Un curatore deve avere una capacità di monitoraggio e di ascolto dei social media superlativa. Questo significa conoscere le giuste parole chiave e le fonti, avere una grande agilità con gli aggregatori e l’ abilità di sfornare giornalmente dei buoni contenuti e di valutarli per bene prima della condivisione.
Solo se avete una persona dello staff che si occupa di monitorare e aggregare post sul vostro blog o di segnalarli su Pinterest e di fornire valore alla comunità individuando e indicando tweet utili, la cura dei contenuti determinerà dei benefici per le organizzazioni no-profit e le persone che lavorano per loro:
• Migliorare le competenze del personale. Con un addestramento specifico non ci sarebbe bisogno di aggiornare quotidianamente le proprie conoscenze. Ndel 21° secolo il principale lavoro di alfabetizzazione è quello di costruire senso attraverso le informazioni. Dei buoni curatori devono essere in grado di individuare e aggregare autonomamente i contenuti più interessanti e pertinenti.
• Migliorare la leadership culturale. Se la vostra organizzazione cura dei contenuti su determinati argomenti, questo potrebbe aiutare, attraverso la diffusione del vostro marchio come leader nel settore.
• Nuove fonti di contenuti. La curation costituisce la base della vostra strategia piramidale rispetto ai contenuti. Si tratta di mettere insieme la cura, la creatività e il coordinamento dei vari canali. La vostra strategia rispetto ai contenuti è essenziale per il successo di una strategia integrata di presenza sui social media. E la cura dei contenuti può contribuire ad aumentare la durata dei contenuti che state già producendo.
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Tecniche per una curation efficiente e mirata
Incoraggiando le attività di cura dei contenuti, potrete nello stesso tempo ricordare ai vostri addetti le principali tecniche per essere efficienti e rimanere concentrati:
1 – Gestire la propria attenzione, non solo il proprio tempo: non creare solo un elenco delle cose-da-fare to-do list, ma scandirlo su orari giornalieri e settimanali, segmentando in blocchi gli obbiettivi del progetto. Analizzare il grado di concentrazione e determinare il tipo di attività che ogni blocco richiede e pianificare di conseguenza. Per esempio, se devo scrivere qualcosa che richiede un livello di attenzione più intenso che non seguire Twitter o leggere e rispondere alle email, fisserò il tempo di scrittura durante le ore della giornata in cui la concentrazione è massima. Usando poi un timer quando devo controllare il flusso dei network le mie reti e limitare questa attività in ‘finestre’ di 15-20 minuti ciascuna.
2 – Visualizzare su carta: Negli ultimi 10 mesi, son tornato ad usare carta e pennarelli e a ricorrere a mappe o tecniche di visualizzazione per pianificare la mia settimana o la mia giornata. Uso questi strumenti come degli esercizi di pre-scrittura oltre che di riflessione. E’ un modo per far fronte a processi come l’ overload di informazioni (‘’content fried’’, in una definizione che si sta diffondendo, ndr).
3 – Stabilire dei rituali: Nella vita lavorativa sono preziosi. Uno schema visuale offre un sacco di buoni suggerimenti per i rituali, dallo sgombrare l’ area di lavoro all’ adottare sane abitudini, come il sonno e l’ esercizio fisico.
4 – Riflettere: La riflessione non richiede per forza una grande quantità di tempo per essere efficace. Ogni mattina mi prendo 10 minuti per le pratiche di registrazione visiva come disegnare le mie “3 cose più importanti degli impegni di oggi.” Alla fine della giornata lo riprendo, rifletto su quello che ho fatto e pianifico quello che dovrò fare domani.
5 – Gestire le e-mail e altre distrazioni: La mattina cerco di evitare di leggere le e-mail come prima cosa. Ho disattivato le notifiche che compaiono sullo schermo del pc sul mio cellulare.
6 – Gestire lo spazio fisico: Quando vedo che si accumula troppa roba nei miei spazi fisici di lavoro, lo considero un segnale della necessità di un momento di pausa. Di solito è perché sto facendo troppe cose.
7- Dire di no: Forse hai voglia di dire no per un giorno ai social media e andare invece a incontrare una persona, leggere un libro o fare una passeggiata. Quando mi sento sopraffatto, mi prendo una pausa. Almeno alzarsi dalla scrivania!
La content curation può non solo fornire dei benefici ala vostra organizzazione ma anche migliorare le competenze del personale addetto all’ area che deve essere seguita. Ciò può produrre un rendimento aggiuntivo per i programmi e i servizi del vostro gruppo e un impatto positivo sui vostri stakeholder. E può anche aiutare il personale a evitare i problemi di perdita di produttività provocati dal sovraccarico di informazioni.
Ma, più di tutto, può aiutare il vostro lavoro rafforzando la strategia di comunicazione e il piazzamento della vostra organizzazione come leader nel suo dominio. Ma tutto ciò richiede una solida strategia di gestione dei contenuti e di formazione del personale nelle tecniche hard e soft di content curation.
(via Scoop.it )