Una ricerca effettuata da Verizon ha accertato che il 2011 è stato ‘’l’ anno di Anonymous’’, con oltre 100 milioni di dati ‘’liberati’’ dagli hacker. E anche il 2012 si avvia ad essere dominato dall’ attenzione verso questo movimento, con dozzine di attivisti arrestati e uno dei suoi dirigenti organizzativi che si è rivelato un informatore del governo.
Lo studio sul Data Breach Investigations Report [il PDF è qui], il più ampio e approfondito nel settore della sicurezza informatica, ha rilevato che nel 2011 gli hacktivist hanno fatto sentire la loro presenza molto più che in passato e per certi versi anche più dei criminali finanziari che di solito dominano questo campo, osserva Andy Greenberg su Forbes.
Degli 855 casi di forzatura di banche dati che sono stati analizzati dagli esperti di Verizon, il 3% sono stati attribuiti ad ‘’hacktivisti’’. Può sembrare una proporzione piccola, ma il direttore delle ricerche sulla sicurezza di Verizon, Eade Baker, ha spiegato che si tratta di una cifra ‘’gigantesca’’ rispetto a quello che emergeva negli analoghi studi degli anni precedenti, quando a stento venivano registrati dai radar di Verizon e comunque erano accreditati sull’ 1%.