Giornali cartacei e siti online hanno raggiunto a Bratislava un inconsueto accordo editoriale che presto si allargherà alla Slovenia, mentre sarebbero in corso contatti per metterlo in pratica in altre 11 nazioni europee.
L’ accordo  – spiega Vittorio Sabadin su Firstonline.info – prevede la costituzione di un paywall unico e la ripartizione dei ricavi secondo questi parametri: il 40% va al sito sul quale l’abbonamento è stato sottoscritto, il 30% va al sito sul quale il lettore legge le informazioni, il 30 per cento va alla struttura di Piano Media, la società slovacca che ha la gestione della struttura.
L’ accordo è stato sottoscritto da nove editori e da 12 testate, otto quotidiani, un settimanale, due mensili e un website di gossip. Nel primo mese sono stati incassati 40 mila euro, ‘’non pochi – secondo Firstonline – in un paese di 5 milioni di abitanti.
L’ idea è di Tomà s Bella, ex direttore di SME Online, l’ edizione digitale del principale giornale slovacco, che è riuscito a convincere giornali in concorrenza fra di loro a collaborare per rendere più fruibili le proprie edizioni online. Il lettore non solo ha una maggiore facilità di accesso grazie ad un semplice sistema di pagamento (0,99 euro al giorno, 2,90 al mese, 29 all’anno) ma – osserva ancora Firstonline – è anche liberato dalla sgradevole sensazione di pagare una società editrice per contenuti che può facilmente trovare gratis nelle pubblicazioni di un’ altra.
Dalla prossima settimana, il progetto si estenderà a tutti i giornali della Slovenia, un paese con caratteristiche diverse e con una larga diffusione di giornali regionali. Ma poco importa: “Quello che unisce le due nazioni – ha commentato Bella – è il fatto che tutti i giornali sono in crisi e hanno un disperato bisogno di trovare nuovi canali di introito”.
In Slovenia i lettori pagheranno di più che in Slovacchia (1,99 a settimana, 4,89 al mese, 48,90 all’anno) e i giornali dovranno trovare il modo di convivere in un mercato fortemente competitivo.