Allarme in Giappone per la nuova legge contro i ‘’leaks’’
La camera bassa del Parlamento giapponese ha approvato un disegno di legge relativo al segreto di Stato che impone sanzioni più severe nei confronti dei funzionari statali che danno informazioni ai giornalisti in cerca di notizie riservate.
La decisione – spiega la Bbc – è stata duramente criticata da giornalisti e attivisti come un tentativo molto pesante di sopprimere la libertà di stampa .
Il governo ribatte invece sostenendo che la norma è necessaria per motivi di sicurezza nazionale.
Il disegno di legge passa ora al Senato , dove, sempre secondo la Bbc, potrebbe passare.
Gli oppositori, al contrario, sostengono che la nuova legge potrebbe consentire al governo di mantenere il segreto su una grande quantità di informazioni e quindi di minare la democrazia nel paese.
Il disegno di legge è stato approvato alla Camera bassa del Parlamento giapponese dopo alcune ore di forti proteste da parte dei parlamentari dell’ opposizione .
Il Partito Liberal Democratico del Primo Ministro Shinzo Abe sostiene che la legge è necessaria per incoraggiare gli Stati Uniti e gli altri alleati a condividere le informazioni relative alla sicurezza nazionale con il Giappone. E molti osservatori ritengono che l’ iniziativa faccia parte degli sforzi del signor Abe per rafforzare il ruolo del suo paese nel campo della sicurezza globale.
“Questa legge è progettata per proteggere la sicurezza delle persone “, ha detto Abe , promettendo che le preoccupazioni dei cittadini saranno al centro di un ulteriore dibattito parlamentare .
Il disegno di legge consente ai responsabili dei ministeri e delle agenzie di coprire col segreto, a tempo indeterminato, almeno 23 tipi di informazioni relativi a difesa, diplomazia, controspionaggio e antiterrorismo .
Secondo la legge, i dipendenti pubblici o le altre persone abilitate all’ accesso ai segreti di Stato potranno essere condannate fino a un massimo di 10 anni di reclusione per la fuga di informazioni riservate.
Mentre la pena per giornalisti e altri operatori privati che incoraggiassero le fughe di notizie arrivarebbe fino a cinque anni di reclusione.
Gli oppositori sostengono che le nuove norme sono in contrasto con i principi delle libertà civili e il diritto dei cittadini a sapere.
La mossa giapponese – segnala la Bbbc – è stata accolta favorevolmente dagli Stati Uniti, che punta ad un Giappone più forte per compensare l’ ascesa militare della Cina.
Ma secondo gli osservatori la norma solleva anche il timore che il Giappone possa essere spinto a tornare verso il suo passato militarista , in cui la libertà di parola era notevolmente limitata.
Ed alcuni esperti osservano che la nuova normativa facilita la campagna del premier Abe volta a rivedere la costituzione pacifista del Giappone imposta in passato dagli Usa.