L’ associazione GiULiA ha realizzato e diffuso un video che ‘’dice basta agli stereotipi che fanno doppiamente violenza alle donne’’.
Omicidio passionale, delitto d’ amore o di gelosia. Anche la cattiva stampa uccide le donne.
Il video – che riprendiamo dal sito di Nuovainformazione – è costruito intorno ad alcuni concetti chiave:
Le parole non sono neutre.
L’informazione consapevole comincia da chi la fa.
Â
E invita quindi i giornalisti italiani a riflettere sul linguaggio che si usa:
Io me ne curo: e tu?
Â
Il video è accompagnato da un documento contro la cattiva informazione approvato dall’ ultima assemblea nazionale dell’ associazione (15 giugno).
‘’La comunicazione superficiale, approssimativa o sbagliata, di cattiva qualità , vanifica gli sforzi di anni per il superamento e la trasformazione dei pregiudizi’’,
conclude il documento, aggiungendo che:
‘’GiULiA chiederà a sindacato, Ordine, editori, istituzioni, risorse e impegni concreti per varare un piano formativo nazionale rivolto agli operatori dell’informazione. E si adopererà per aprire, su questo, tavoli di confronto. Continuando al tempo stesso a denunciare i casi di malainformazione’’.