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Cresciuti del 40% in un anno i costi degli abbonamenti online


In un anno, da gennaio 2012 a gennaio 2013, i costi degli abbonamenti alle testate digitali sono aumentati quasi del 40%, avvicinandosi sempre di più al ‘’vero valore dei loro contenuti’’. Lo ha accertato uno studio di Press+, un’ azienda che assiste gli editori nella realizzazione dei vari modelli di abbonamenti digitali, secondo quanto riferisce Journalism.co.uk. Parallelamente è diminuito il numero di articoli accessibili gratuitamente.

‘’Solo un paio di anni fa era ancora raro che gli editori facessero pagare l’ online – osserva Gordon Crovitz, cofondatore di Press+ -, ora in America del nord è diventata un’ eccezione la testata che offre le notizie gratis’’.

 

E lo stesso dovrebbe accadere nel 2013 in UK.

 

Press+ monitora e misura una grande quantità di dati sui modelli di paywall attraverso gli editori affiliati consigliando testata per testata quale soluzione adottare. Fra le pubblicazioni più importanti, l’ Independent, il National Post in Canada, il  Baltimore Sun.

 

“Gli abbonamenti digital sono diventati la principale fonte di ricavi per centinaia di editorti in tutto il mondo’’, aggiunge Crovitz, “e ciò consente di tornare a una qualità di giornalismo minacciato dalla dipendenza totale dalla pubblicità. Inoltre, più cresce il flusso di introiti provenienti dagli abbonamenti digitali e più si creeranno occasioni di lavoro per giornalisti, bloccando l’ ondata di tagli che hanno caratterizzato gli ultimi anni’’.

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