Da Poynter un manuale di etica giornalistica nell’ era digitale
Il Poynter Institute, uno dei principali centri internazionali di analisi e documentazione sul giornalismo, leader nel campo della formazione, ha annunciato la pubblicazione di un nuovo manuale sull’ etica giornalistica nell’ era digitale, “La nuova etica del giornalismo: Principi per il 21° secolo” (SAGE / CQ Press, 2013).
Il libro – spiega una nota – contiene una serie aggiornata di linee guida e di principi per giornalisti, studenti, e addetti alle comunicazioni di massa,  messi a punto da 14 fra i principali studiosi e professionisti nel campo dell’ analisi del giornalismo.
Il manuale – curato da Kelly McBride (Poynter) e Tom Rosenstiel (American Press Institute) – esamina i problemi specifici della ricerca e della costruzione dell’ affidabilità nel 21° secolo, attraverso:
– approvazione e verifica delle informazioni nel campo dei social media;
– effetti dei social media interattivi sulla narrazione e la raccolta di notizie;
– significato contestuale dei racconti e valore delle immagini;
– evoluzione del ruolo di una comunità di cittadini-giornalisti e di singoli individui nella produzione di notizie.
“Ho cercato di guidare per un decennio giornalisti e redazioni attraverso le sabbie mobili etiche ma ora abbiamo bisogno di un nuovo complesso di strumenti’’, ha commentato Kelly McBride, che insegna etica dal 2002. “Il giornalismo sta cambiando e se non riesaminiamo i nostri principi guida, temo che diventeremo irrilevanti, o peggio, dannosi per la democrazia”.
Per il Presidente del Poynter, Karen Dunlap, il libro punta a promuovere la missione fondamentale che l’ Istituto ha cercato di svolgere negli ultimi quattro decenni per migliorare il giornalismo al servizio della democrazia.
“Se vogliamo che il giornalismo rimanga rilevante e influente, abbiamo bisogno tutti di un quadro di riferimento per comprendere i nostri doveri e le nostre responsabilità in una società democratica, e il manuale fa proprio questo”, ha aggiunto.
“Siamo lieti di pubblicare ‘La nuova etica del giornalismo’ per contribuire a far luce sulle nuove questioni etiche sollevate dalle tecnologie emergenti e dal mutamento dei modelli di business, offrendo anche uno sguardo nuovo agli enigmi etici che il giornalismo da lungo tempo si trova davanti”, ha detto Matt Byrnie, di SAGE e CQ Press.
Oltre a MvBride e a Rosenstiel – fondatore ed ex direttore del Pew Research Center’s Project for Excellence in Journalism, all’ elaborazione del tetso hanno contributo Craig Newmark, fondatore di Craiglist, Clay Shirky, scrittore e docente alla New York University, Danah Boyd di Microsoft Research,  Craig Silverman, Dan Gillmor (Knight Center for Digital Entrepreneurship, Arizona State University).